FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Prato, rincari e guerra ci rendono insicuri. Ma vince il desiderio delle vacanze

Le agenzie di viaggio come radar dei nostri stati d’animo: "Quest’anno nessuno rinuncia al relax" Anche se negli ultimi 10 giorni gli affari stanno registrando una piccola frenata. Colpa dei contagi in risalita?

Lucia Pasquinelli dell’agenzia di viaggi Alisped

Prato, 10 luglio 2022 - No, decisamente no: alle vacanze estive quasi nessuno ha intenzione di rinunciare. Specie dopo due anni come quelli che ci siamo lasciati alle spalle, caratterizzati dalla pandemia, dalle limitazioni e da tante rinunce. E così, nonostante i rincari e una nuova risalita dei casi da Covid-19, nonostante le nubi proiettate dalla guerra e le incertezze sul nostro futuro, in molti partiranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane per il mare o la montagna, per le città d’arte, in Italia oppure di nuovo all’estero come una volta, che sia Europa oppure oltreoceano, magari gli Stati Uniti. A confermare questa grande voglia di spostarsi sono direttamente gli agenti di viaggio: loro è il radar sui nostri sogni di relax. "I numeri non sono ancora paragonabili a quelli del 2019, ma finalmente il turismo sta tornando a dare segnali incoraggianti", conferma Paolo Rosselli, titolare di Travel Store in via Bologna.

«Stiamo vendendo, ad esempio, molti pacchetti per la Grecia e la Spagna. Il virus? Al momento non sta creando problemi a livello di disdette, però per tutelare i clienti consigliamo caldamente di sottoscrivere l’assicurazione apposita". Secondo un’indagine di Facile.it, finora già 4,1 milioni di italiani hanno deciso di fare una polizza del genere prima di partire. "Sicuramente può aiutarti a stare più sereno. I casi in risalita comunque non stanno frenando la voglia di spostarsi. E neppure la crisi economica incide molto", aggiunge Rosselli. "Ci sono tante persone che preferiscono rinunciare ad altro, perfino investendo meno sulla spesa al supermercato, pur di andare in vacanza". Le statistiche dell’osservatorio Confturismo in effetti certificano questo trend: fino a settembre si registreranno oltre 62 milioni di partenze, per un totale di 28 milioni di italiani in viaggio.

"Il desiderio di prenotare è alto: in Italia vanno forte le località marittime, a cominciare dalla Sardegna, mentre sul fronte estero è ottima la richiesta per gli Stati Uniti. E anche i viaggi di nozze stanno tornando ad essere organizzati", è la testimonianza di Lucia Pasquinelli dell’agenzia Alisped di viale Montegrappa. "Guardiamo con fiducia al futuro, anche se la crisi economica pesa assai. I nostri clienti stanno particolarmente attenti a quanto spendono e a sfruttare le offerte più vantaggiose. Non è facile, però, fare risparmi consistenti visto che i prezzi sono generalmente in forte ascesa". Tanto per fare un esempio, stando ai numeri di Federconsumatori, per una famiglia composta da quattro persone, trascorrere una settimana di vacanza in una località balneare italiana costa oggi l 16,8% in più rispetto allo scorso anno. "Le tariffe - prosegue Pasquinelli - sono decisamente elevate soprattutto in Italia". Lo afferma pure Christian Landini, titolare dell’omonima agenzia che si trova in viale della Repubblica.

«Per questo motivo le persone che si rivolgono a noi si informano e acquistano pacchetti soprattutto per andare all’estero. In Italia, ad esempio, c’è il problema del prezzo esorbitante per il noleggio delle auto. Il giro di clienti? Non mi lamento, anche se a maggio e giugno era più corposo rispetto a questo momento. Negli ultimi 10 giorni c’è stato un calo di interesse: non so se motivato dal rialzo dei numeri della pandemia oppure dai problemi economici che tutto il Paese sta vivendo". A proposito di difficoltà finanziarie, Monica Cavaciocchi, titolare dell’agenzia Giromondo di via Adiano Zarini, denuncia: "Per il nostro settore non c’è stato alcun tipo di aiuto, ci siamo dovuti reggere totalmente sulle nostre gambe. Siamo lontani dagli affari del 2019 e in più adesso ci sono questi continui disservizi agli aeroporti che tanto stanno facendo discutere. Speriamo che la situazione torni alla normalità, perché le persone sono in ansia".

Francesco Bocchini