
Il tunnel del Soccorso andrà a risolvere il nodo principale del traffico sulla Declassata all’altezza del Soccorso
Il tunnel del Soccorso è in... discesa. Nel senso che si farà. Lo ribadisce Anas in una nota arrivata ieri mattina, e lo ribadisce poi anche la sindaca Ilaria Bugetti: avanti tutta con il maxi progetto. Qualche settimana fa, infatti, l’ultimo inghippo: la sentenza del Consiglio di Stato che accoglieva il ricorso della Chiesa Cristiana Evangelica Cinese, che aveva chiesto il permesso di demolire e ricostruire la propria sede in via Verona. Anas si era opposta in entrambe le fasi del giudizio amministrativo, ma sia il Tar che il Consiglio di Stato hanno respinto i suoi ricorsi.
Ma la recente sentenza del Consiglio di Stato, che aveva dato ragione alla Chiesa cristiana evangelica cinese di via Verona, non avrà impatti sul progetto dell’opera. Anas ha precisato che, sebbene sarà necessario adeguare le fasce di rispetto del cantiere in base alla sentenza, l’opera – che aspetta di vedere la luce da anni – non subirà ritardi. In una nota, Anas chiarisce che le sentenze in questione non riguardano infatti direttamente il progetto del raddoppio di viale Leonardo da Vinci, nel tratto tra via Carlo Marx e via Nenni, dove è prevista la realizzazione del sottopasso. "Le decisioni dei giudici – si legge – fanno riferimento a una normativa diversa relativa alle fasce di rispetto, e quindi non hanno effetti sul progetto definitivo. La gara per l’assegnazione dei lavori prosegue nei tempi previsti".
Il pronunciamento di Anas, arrivato a oltre due settimane dalla sentenza, rassicura sull’iter dell’opera, attesa da più di dieci anni per alleggerire uno dei punti più critici del traffico pratese. Sarà poi l’azienda che vincerà l’appalto (il bando si è chiuso da poco, hanno partecipato in 16 imprese) a dover aggiornare il progetto esecutivo alla luce delle indicazioni del Consiglio di Stato, rivedendo le fasce di rispetto previste in prossimità del cantiere. Come si legge anche sul sito di Anas che monitora l’iter della grande opera a inizio giugno si dovrebbe sapere quale sarà la ditta che farà i lavori che per almeno tre anni andranno a incidere sulla viabilità cittadina.
"Il tunnel al Soccorso si farà, senza se e senza ma", le parole della sindaca Ilaria Bugetti che ha accolto con favore la precisazione di Anas, che "mette fine ai chiacchiericci e alle strumentalizzazioni che non hanno alcun fondamento tecnico e normativo". "Quest’opera consentirà di migliorare la mobilità cittadina e interprovinciale eliminando la strozzatura tra via Nenni e via Marx e cambierà radicalmente il volto di questa zona – continua la sindaca – regalandole verde e servizi attraverso un ampio parco che sorgerà sopra il tunnel e che si connetterà con quelli già esistenti e in programmazione". "Un’opera strategica – prosegue – che ha convinto anche il Governo Meloni che ha investito circa 30 milioni di euro sulla sua realizzazione. E ora avanti tutta con la procedura. Siamo in costante contatto con Anas per arrivare quanto prima a vedere aperto il cantiere". Chiede "chiarezza sui tempi e responsabilità nell’azione amministrativa" il gruppo di Fratelli d’Italia: "Già a dicembre 2024, in occasione della pubblicazione del bando di gara da parte di Anas, Bugetti aveva dichiarato che i lavori sarebbero iniziati entro il 15 aprile 2025. Siamo a maggio inoltrato e il cantiere non è stato ancora avviato. I cittadini sono stanchi di annunci ripetuti senza riscontri concreti. Un’opera strategica come questa, con costi lievitati oltre i 67 milioni di euro, non può essere gestita con continue proroghe e mancanza di trasparenza".
I maxi lavori avranno per forza di cose un impatto importante sulla viabilità pratese. Anas ha stabilito, in linea di massima, le principali fasi del cantiere e della viabilità provvisoria. La prima fase durerà 10 mesi e non prevederà nessuna variazione alla viabilità. Si tratta dei lavori di trivellazione, che avverranno solo lateralmente per realizzare le palizzate, senza intaccare le corsie della declassata e quindi lo scorrimento. La seconda fase durerà invece circa 15 mesi ed è quella che richiederà il sacrificio maggiore alla cittadinanza. Il tratto di declassata sarà infatti chiuso del tutto e la viabilità si sposterà sulle complanari adiacenti (che presentano comunque una corsia per senso di marcia). In questa fase anche via del Purgatorio sarà chiusa al traffico.
Maristella Carbonin