Tragedia alla Rifinizione Cambi. L’ultimo gesto di amore di Iacopo. La famiglia: "Ha donato le cornee"

Scuccimarra, 47 anni, è morto una settimana fa dopo aver combattuto contro un male incurabile. La moglie e i figli ringraziano parenti, amici, medici per la vicinanza: "Come diceva lui: forza e coraggio".

Tragedia alla Rifinizione Cambi. L’ultimo gesto di amore di Iacopo. La famiglia: "Ha donato le cornee"

Il funerale di Iacopo Scuccimarra, scomparso a soli 47 anni a causa di un male incurabile Foto Attalmi

L’ultimo gesto di amore per il prossimo, lo ha fatto donando le cornee. Lo ha fatto sapere la famiglia di Iacopo Scuccimarra, 47 anni, alla guida della storica Rifinizione Cambi di via Zarini, scomparso precocemente nella notte fra sabato e domenica scorsi a causa di un male incurabile. Una tragedia che ha scosso il distretto tessile pratese, dove Scuccimarra era molto conosciuto per il suo impegno alla guida dell’azienda di famiglia insieme alla moglie Sara Cambi e alla cognata Silvia, ma anche l’intera città. Scuccimarra guidava l’azienda collezionando successi e riconoscimenti, fra cui lo Stefanino d’Oro nel 2017. Scuccimarra lascia la moglie e tre figli e un vuoto incolmabile in tutte le persone che lo hanno conosciuto, come dimostrato al funerale alla chiesa della Sacra Famiglia che è stato molto partecipato.

"A una settimana esatta dalla salita al cielo di Iacopo, desideriamo ringraziare tutti i familiari e gli amici, che ci hanno accompagnati con profondo affetto e con la preghiera, in ogni giorno della nostra vita, condividendo con noi gioie e sofferenze", fanno sapere dalle famiglie Scuccimarra, Cambi e Dreoni, in particolare la moglie Sara e i tre figli, Damiano, Lorenzo e Teresa.

"Ringraziamo in modo particolare sua monsignor Giovanni Nerbini e i tanti sacerdoti e consacrati che hanno sempre sostenuto con amore, dedizione, preghiere e i preziosi sacramenti, Iacopo, i familiari e gli amici, nel cammino di santità – scrivono –.

Un ringraziamento speciale va alla direttrice, dottoressa Sabrina Pientini e tutti i dipendenti dell’Hospice di Prato, Il Fiore di Primavera, che ci hanno accolti e fatti sentire in famiglia, regalandoci un assaggio di Paradiso. Grazie a loro è stato possibile realizzare anche il desiderio di Iacopo di donare gli organi, nello specifico le cornee".

E poi proseguono: "Ringraziamo dipendenti, clienti, fornitori, collaboratori, dirigenti scolastici e sportivi, compagni di scuola e dello sport, e tutta la città di Prato, compresi coloro che non abbiamo mai conosciuto o incontrato, ma che ci hanno fatti sentire veramente parte di una comunità viva. E’ il sentirsi amati, è il non sentirsi soli ciò che salva, ciò che dà la forza di andare avanti custodendo e donando tutti gli insegnamenti preziosi che Iacopo ci ha donato. Che la Fede in Cristo testimoniata e vissuta da Iacopo ci sia di aiuto per fare come lui: rivestirci, come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandoci a vicenda, perdonandoci scambievolmente, seminando Carità, Amore, Gioia fino all’ultimo dei nostri giorni. E come sempre Iacopo ripeteva: ’Forza e Coraggio” e “Grazie Gesù”. Con infinita riconoscenza Sara, Damiano, Lorenzo e Teresa".