
Si è aperta ieri, nell’inedita versione digitale, la "LII Settimana di Studi" promossa dalla Fondazione Istituto Internazionale di storia economica Datini (la rassegna lo scorso anno era stata annullata e posticipata nel 2021). Oltre un centinaio i partecipanti in collegamento, fra relatori e studiosi da tutto il mondo, alla conferenza che è stata aperta da Giammarco Piacenti, presidente della Fondazione. "Nonostante tutte le difficoltà ci incontriamo a Prato, seppur in maniera diversa – ha detto –. Anche dopo la peste nera del 1346 il mondo è cambiato. Oggi abbiamo 160 milioni di casi, 3,3 milioni di morti, un’economia al collasso, si sono fermati i movimenti delle persone tra molti paesi. Ma in meno di un anno la comunità scientifica ha realizzato i vaccini e ci stiamo preparando a una ripartenza. Francesco di Marco Datini ha costruito la sua vita e il suo successo ripartendo proprio dopo la peste nera, speriamo che il futuro ci riservi dopo il dolore anche piacevoli sorprese". Simbolico il collegamento del sindaco Biffoni dal salone consiliare, che abitualmente ospita l’apertura della Settimana. "Più che mai questa edizione serve come momento di riflessione: partiamo dalle sfide del passato per guardare alle decisioni che ci attendono al termine dell’epidemia. Spero che il prossimo anno si possa tornare a incontrarsi in presenza intorno alla figura di Datini".
"La moda come motore economico: innovazione di processo e prodotto, nuove strategie commerciali, comportamento dei consumatori" è il tema di questa edizione della Settimana Datini, introdotto dal presidente del Comitato Scientifico, Erik Aerts. "La relazione fra moda ed economia è stata da sempre bilaterale – ha detto –. Nonostante la moda sia un processo creativo non è stata mai avulsa da un contesto ma è sempre stata determinata dalle condizioni economiche". La prolusione è stata affidata alla professoressa Maria Giuseppina Muzzarelli dell’Università di Bologna. La Settimana Datini si completa con gli appuntamenti di oggi, online sulla pagina Facebook della Fondazione dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, e con la tavola rotonda conclusiva affidata a Salvatore Ciriacono, Maryanne Kowaleski e Michael Northin domani dalle 16 alle 18.
Ha riaperto intanto i battenti nei giorni scorsi il Museo di Palazzo Datini. Ad accompagnare la riapertura l’iniziativa che ha visto il presidente della Fondazione Casa Pia dei Ceppi, Walter Bernardi, in dialogo con Dietrich Weigel e Niccolò Cipriani sul tema "Datini, la filosofia e l’impresa nel mondo contemporaneo". Il Museo è aperto, ingresso su prenotazione, nel fine settimana: sabato ore 10-13 e 16-19, domenica 10-13. Visite guidate su prenotazione anche nei feriali. Scrivere [email protected]
F.T.