Targetti, hanno raccolto molte firme perché lei si candidi a sindaco.
"In questi anni è nato un legame particolare coi chi legge e commenta quello che scrivo. Insieme, siamo riusciti a creare in città uno spazio libero di discussione e di proposta che affronta i temi legati allo sviluppo del nostro territorio. I due promotori della raccolta firme, ad esempio, sono due cittadini che si sono innamorati della proposta del parcheggio sotto al futuro Parco Centrale".
Lei è fra i promotori a livello nazionale di una lista libdem in vista delle Europee. Riuscirete a ripeterla anche a Prato?
"Spero di sì. È necessaria per tutti quei cittadini che non si sentono rappresentati né dal ticket Conte-Schlein né dalla coppia Meloni-Salvini. Credo che questa proposta debba partire da Azione, Italia Viva e Più Europa ma, allo stesso tempo, credo che si debba aprire quanto più possibile alla città".
Con quali progetti?
"Da una nuova soluzione per il Soccorso come il terrapieno ad un centro storico totalmente pedonale come quello di Lucca con un parcheggio sotto al futuro Parco Centrale. Pieno sostegno al nuovo progetto di ampliamento di Peretola e per l’ex Banci perché non promuovere la realizzazione di un nuovo pezzo di città con un polo universitario a sostegno del Pin e delle università straniere?".
E in che modo arrivare alla scelta del candidato?
"Con un percorso che coinvolga e dia voce alla città e che si concretizzi con delle primarie aperte a tutti come sta cercando di fare Matteo Renzi a Firenze. Nel centrosinistra e nel centrodestra le decisioni vengono prese da tre persone chiuse in una stanza a Roma. Noi dobbiamo dimostrare di essere altra cosa e di non aver paura di coinvolgere la città anche nelle scelte così importanti. Certo, c’è un altro nodo da sciogliere non banale".
Quale?
"Se ci si vuole presentare come realmente alternativi e discontinui rispetto a chi ha amministrato, come si pensa di farlo stando in maggioranza col Pd fino al giorno prima del voto? Ci aspettiamo chiarezza su questo e non intendiamo iniziare un percorso con chi vuole mantenere i piedi su due staffe: o si sta in maggioranza col Pd o ci si presenta come alternativa".
Le sue principali critiche al Pd e al centrodestra.
"Il Pd dieci anni fa ha proposto un’idea città che ad oggi è rimasta sulla carta e che, quando ha superato la dimensione dei rendering, ha visto gettare via milioni in opere inutili come il Mercato Coperto e la Media Library, in parte già chiusi. Il centrodestra non è mai stato in grado di contrapporre un progetto alternativo credibile a causa di una classe dirigente modesta".
Quattro nomi fra Pd e centrodestra di cui ha stima.
"Ne faccio solo di under 40: Marta Logli e Martina Guerrini nel Pd, Cosimo Zecchi e Simone Spezzano nel centrodestra. Una parola per il sindaco Biffoni, che spesso ho criticato anche duramente in questi anni: ha dato alla nostra città dieci anni della sua vita senza mai risparmiarsi. Di questo lo ringrazio".
Come immagina Prato negli anni 2030?
"Mi auguro che possa essere una città senza gli attuali problemi di traffico, protagonista di un nuovo sistema di sviluppo e di mobilità tra Firenze e Pistoia, capace di attirare importanti investimenti privati e interessata a migliorare la propria dimensione culturale e universitaria".
an. be,