Tante saracinesche abbassate. Lo studio sugli ultimi 10 anni: hanno chiuso il 15% dei negozi

Lo rivela l’osservatorio sulla demografia d’impresa realizzato da Confcommercio. Ma a Prato va meglio rispetto agli altri capoluoghi di provincia: in regione calo medio del 21%.

Male ma non malissimo. Almeno a Prato. Nei 10 comuni capoluogo della Toscana mancano all’appello quasi 4.500 esercizi commerciali nel confronto tra 2023 e 2012, con un calo medio del 21%: lo rivela l’osservatorio sulla demografia d’impresa realizzato da Confcommercio con il contributo del Centro studi Tagliacarne, secondo cui in valori assoluti il numero più alto di assenze si registra fuori dal centro storico (-2.222 nel confronto tra 2012 e 2023), rispetto al centro storico (-1.260). Tutti i comuni hanno percentuali in discesa, ma Prato è quello dove la morìa dei negozi è più contenuta: si attesta infatti sul -15%, dato che è più basso del calo medio regionale. Negli altri capoluoghi di provincia va peggio: Arezzo -25%, Firenze -20%, Grosseto -19%, Livorno -24%, Luca -19%, Massa -25%, Pisa -24%, Pistoia -26%, Siena -18%. D’altra parte basta una passeggiata in alcune strade del centro: i negozi con le vetrina vuote di vita sono tanti.

Dall’analisi di Confcommercio emerge poi che anche le imprese del settore turistico nei comuni presi in esame stanno rallentando la loro corsa, molto più brillante fino alla vigilia della pandemia. Rispetto al 2012 i numeri di bar, ristoranti e strutture ricettive sono positivi (+702 in valori assoluti, +4%), ma si sono perse 529 unità rispetto al 2019. "Le statistiche mettono in luce l’estrema fragilità delle imprese di commercio e turismo, che vivono e muoiono degli equilibri delle nostre città e del mercato", spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, secondo cui i cambiamenti "adesso avvengono nel giro di pochi mesi e stravolgono tutto: non tutte le imprese riescono ad assorbirli senza contraccolpi, soprattutto quelle piccole e piccolissime, che spesso sono sottocapitalizzate e sono in ritardo sul fronte dell’innovazione".