Strada provinciale dell’Acquerino. Il ponte riaperto dopo il cantiere

Inaugurazione della nuova infrastruttura a L’Acqua. Circolazione riattivata anche se mancano alcuni lavori

Strada provinciale dell’Acquerino. Il ponte riaperto dopo il cantiere

Strada provinciale dell’Acquerino. Il ponte riaperto dopo il cantiere

E’ riaperta da ieri sera la strada provinciale 24 "della Riola", che nella parte pratese prende il nome "dell’Acquerino" e il numero 3: due nomi e due numeri per un’unica strada di collegamento per tante frazioni di Sambuca e Cantagallo che negli ultimi 10 mesi hanno condiviso il grande disagio di non avere una via che le congiungesse alla piana. Disagi finiti – almeno fino all’apertura del lungo cantiere di Enel al Monachino, previsto per settembre – e ponte rimesso a nuovo, con l’inaugurazione avvenuta ieri a L’Acqua alla presenza delle due Province e dei rappresentanti dei Comuni di Sambuca e Cantagallo.

"Abbiamo voluto fare l’inaugurazione ancor prima del completamento dei lavori – ha detto il presidente della Provincia, Simone Calamai, che ha tagliato il nastro posto sui guard rail nuovi fiammanti che proteggeranno pedoni e auto che attraverseranno la Limentra Orientale e le due province – proprio per accorciare i tempi del disagio che hanno vissuto i cittadini della valle della Limentra e in tempo per consentire il transito per la stagione estiva, che vede tanta gente arrivare in questi bellissimi luoghi. Dopo il taglio del nastro, gli ultimi ritocchi e il ponte sarà riaperto".

L’intervento, per un importo totale di 1,1 milioni di euro, ha preso avvio lo scorso 18 luglio ed era finalizzato alla messa in sicurezza del ponte carrabile che attraversa, a L’Acqua, la Limentra orientale e congiunge le due province. L’obiettivo era invece risolvere le criticità del cattivo stato di conservazione dell’infrastruttura, emerse dalle indagini rese obbligatorie su tutti i ponti dopo il crollo del Morandi a Genova.

Per risolvere il deterioramento del calcestruzzo e la corrosione delle armature presenti nelle giunture delle campate si è resa necessaria la demolizione e la sostituzione del vecchio impalcato centrale con una nuova struttura mista in acciaio e calcestruzzo di maggiore leggerezza, di nuova progettazione e realizzazione.

Il cantiere, seguito per la Provincia di Prato dal Rup Claudio Pierro, ha visto la direzioni ai lavori di Carlotta Sanesi di Quota Ingegneria sul progetto e la direzione strutturale di Federico Torri. Il ponte, il cui transito per adesso è limitato ai mezzi con massa a pieno carico inferiore alle 7,5 tonnellate, aprirà a tutti i carichi (fino a 44 tonnellate) appena saranno conclusi i lavori di completamento - fra cui il recupero delle parti in calcestruzzo e la protezione delle acque del torrente – che proseguiranno quindi fino al mese di luglio. Da ieri, comunque, i disagi per i cittadini sono ufficialmente finiti dopo settimane complicate.

Claudia Iozzelli