
Prato, 11 ottobre 2023 - Basta dare uno sguardo alle cronache degli ultimi mesi per capire l’insofferenza di quanti abitano e lavorano in Vallata. A giugno la cisterna di gpl che bloccò la strada a La Briglia, solo un mese prima un maxi tamponamento con sei feriti paralizzò nuovamente l’ex statale così come ieri la Valbisenzio è rimasta isolata dalle 16 fino a sera inoltrata a causa di un tir che ha perso il controllo e si è intraversato sulla carreggiata all’altezza della Foresta. Non c’è più tempo per gli appelli.

Con un comunicato congiunto Guglielmo Bongiorno, Primo Bosi, Giovanni Morganti i sindaci rispettivamente di Cantagallo, Vaiano e Vernio sono tornati a chiedere con forza una viabilità alternativa per dare risposte concrete "alle comunità, sfiancate e arrabbiate per una situazione ormai non più tollerabile". Per capire che la misura è colpa è sufficiente dare uno sguardo ai social tempestati di commenti esasperati di chi si è trovato per l’ennesima volta impossibilitato a tornare a casa oppure imbottigliato in un serpentone di auto per oltre tre ore.
I progetti si sono rincorsi in questi anni, adesso però non è il momento di pensare ad opere faraoniche e realizzabili chissà con che tempi, serve una la soluzione pratica da mettere in campo subito e riguarda la creazione di una viabilità d’emergenza, una sorta di piano di evacuazione per evitare che centinaia di automobilisti con cadenza regolare restino imprigionati per ore nel loro abitacolo in balia di una viabilità senza alternative, l’attivazione di una task force che coinvolga anche la protezione civile in caso di blocco del traffico e un sistema di videosorveglianza per scoraggiare comportamenti di guida scorretti.
"Viviamo in una situazione di criticità per risolverla chiediamo aiuto al sistema", spiega il sindaco Primo Bosi. "La 325 è una strada attraversata da traffico pesante e da una eccessiva viabilità. Nei territori facciamo investimenti come potenziare il distretto sanitario per evitare che i cittadini si spostino, ma dobbiamo dare una via alternativa, una viabilità di emergenza da attivare quando accade un incidente o una frana. Tre comuni non possono essere legati al destino di un autista che si distrae alla guida".
Il piano c’è e prevede piccoli interventi fattibili nel giro di pochi mesi. Lo studio è stato realizzato dalla polizia municipale su indicazioni delle amministrazioni valbisentine, e cerca finanziatori. La Regione in quanto proprietaria dell’arteria è stata chiamata in causa. Ieri mattina c’è stata una prima riunione con l’assessore regionale alla mobilità Vincenzo Ceccarelli che si è detto disponibile. Quello che chiedono i sindaci insieme al presidente della Provincia è un intervento strutturale rapido oltre che l’apertura di un tavolo per gestire le emergenza dell’alta valle. Le attuali alternative alla 325 si sono rivelate nulle: la strada di Schignano e via di Faltugnano non sono adatte a ricevere traffico intenso né pesante e lunedì ne hanno dato prova bloccandosi praticamente in contemporanea con la 325.
"Gli interventi che chiediamo di realizzare riguardano ad esempio la creazione di una bretella che colleghi Camino alla Cartaia e quindi l’eliminazione del semaforo a La Briglia, la creazione di piazzole di scambio, la messa in sicurezza della strada che va verso Albiano e che intercetta il traffico verso Montemurlo", aggiunge Bosi. Linea sposata dal presidente della Provincia, Simone Calamai: " Siamo impegnati nell’elaborazione del protocollo d’intesa per progettare alternative alla 325 e garantire una mobilità più sicura - dice Calamai - Il perfezionamento del piano di gestione delle emergenze oltre all’installazione di pannelli informativi, che possano fornire indicazioni sulle alternative da percorrere in caso di blocco.