Montemurlo, rubano la statua di Cristo e la gettano nel fiume Agna

L'episodio di vandalismo è accaduto nella notte fra venerdì 26 e sabato 27 maggio. Il sindaco Calamai: "Gesto scellerato". La statua non ha riportato danni

La statua di pietra di Gesù Cristo

La statua di pietra di Gesù Cristo

Prato, 27 maggio 2023 - "Si tratta di un gesto scellerato, un fatto molto grave che offende tutti i montemurlesi". Il sindaco di Montemurlo Simone Calamai commenta così l'episodio di vandalismo che si è verificato nella notte fra venerdì 26 e sabato 27 maggio in città. La statua di pietra di Gesù Cristo, custodita nel tabernacolo che si trova sul ponte all’Agna sulla via Montalese, è stata prelevata e gettata nel fiume da ignoti. A segnalare l'accaduto alla polizia municipale un cittadino della zona. Una pattuglia si è recata sul posto, ritrovando la statua del Cristo, alta circa 50 cm, nel torrente Agna. Fortunatamente, l'oggetto non ha riportato danni, tanto che sembra probabile che non sia stata lanciato dalla balaustra del ponte, quanto adagiato nel letto del fiume. La polizia municipale ha subito avviato le indagini e sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e i varchi elettronici, posti agli ingressi della città. Gli agenti hanno anche allertato prontamente i parroci della zona. La statua è stata data in consegna a don Jarek della chiesa di Fornacelle, dove ora si trova.

"Il tabernacolo e la statua di Gesù sono simboli non solo religiosi ma rappresentano la storia e l’identità del nostro territorio e della nostra comunità - sottolinea il sindaco Calamai - Mi auguro che la polizia municipale riesca a trovare i responsabili di questo gesto. Ringrazio don Jarek e don Gianni per la collaborazione". Sulla vicenda è intervenuto pure il vescovo della Diocesi di Pistoia, Fausto Tardelli, sotto la cui competenza ricade Montemurlo. "Di fronte ad atti così scellerati e assurdi, restiamo allibiti perché non riusciamo a vedere il motivo di tanta stupidaggine. Però non ci abbattiamo e non perdiamo la gioia di chi confida nel Signore. Preghiamo sinceramente per chi ha voluto compiere questo gesto perché si ravveda. Nello stesso tempo prendiamo occasione per rinnovare il nostro impegno di custodire con amore il Signore nel nostro cuore". Anche don Jarek della parrocchia di Fornacelle ha voluto mandare parole di conforto alla propria comunità. "Voglio esprimere il mio affetto con tutti che sono colpiti da quest'atto di intolleranza per i valori di fede d'ogni uomo. In questo caso contro i cristiani. La stupidità e intolleranza per i valori è sempre presente. Però non ci scoraggiamo e affidiamo al Signore Gesù i colpevoli di quest'atto con la sicura speranza che la verità ti fa liberi". 

Francesco Bocchini