Sostenibilità e Made in Italy. Dalla filiera del cotone al lino. Beste farà scuola ai francesi

Il progetto è stato presentato al ministro Urso dai fratelli Santi e dai coltivatori pugliesi di Gest. Intanto è già fissato un appuntamento a Parigi: c’è la possibilità di esportare il modello italiano . .

Sostenibilità e Made in Italy. Dalla filiera del cotone al lino. Beste farà scuola ai francesi

Sostenibilità e Made in Italy. Dalla filiera del cotone al lino. Beste farà scuola ai francesi

PRATO

Occhi puntati sui progetti Beste sia da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy che dal Governo francese, che poche settimane fa ha visitato lo stabilimento dell’azienda con il ministro Olivia Grégoire, delegata alle Imprese, al Turismo e ai Consumi. Ad attirare l’attenzione è la neonata filiera completamente italiana di cotone organico, chiamata Itacotm, che è stata presentata al ministro Adolfo Urso nella sede del ministero a Roma in occasione dell’appuntamento organizzato dalla Sustainable fashion innovation society (Sfis). Un’idea che non è passata inosservata al ministro Grégoire durante il suo tour italiano tanto che Beste è stata invitata nelle prossime settimane per un incontro nella sede del ministero parigino. Il motivo? "Una filiera tracciata come la nostra per il cotone – spiega Giovanni Santi di Beste – può essere un esempio da applicare ad altre fibre: per il mercato francese si potrebbe parlare di lino. Nell’incontro col ministro si valuterà la possibilità di gestire il progetto in terra francese". Il Made in Italy di alta qualità fa breccia nel sistema produttivo francese.

Intanto la visita nella Capitale italiana è stata fruttuosa perché ha portato alla luce quel progetto che ha mosso i primi passi da gennaio scorso. Protagonisti, oltre Beste, sono i produttori Gest per il cotone Pugliese e Manlio Carta, rappresentante del cotone Siciliano insieme ai suoi partner. La filiera include le fasi del processo produttivo, dalla coltivazione del cotone nelle regioni del Sud Italia, alla creazione di una filatura e alla confezione della divisione abbigliamento di Beste. Un’odissea italiana che abbraccia trasparenza, tracciabilità e impegno del gruppo HModa per un cotone organico con filiera italiana.

"Siamo stati invitati dai coltivatori pugliesi a partecipare all’incontro con il ministro. E’ stata l’occasione per presentare insieme il progetto Itacotm e della filiera italiana dal fiocco di cotone che parte dalla Puglia, viene filato a Bergamo, tessuto e confezionato a Prato". Il primo raccolto è in fase di lavorazione. "Si sta già filando il cotone pugliese – conclude Santi – si faranno poco più di 30mila chili di filato. Per il prossimo anno i chili saranno oltre 200mila". Intanto nella sezione ’lavora con noi’ Beste offre numerose posizioni lavorative, occasione per chi è in cerca di un impiego in una realtà dinamica e innovativa.

Sara Bessi