MONICA BIANCONI
Cronaca

Soccorso, quartiere eterogeneo: "C’è voglia di aggregazione . Ma servono controlli di notte"

Una piccola città nella città che si incontra appena usciti dalle mura. La presenza di tanti giovani di culture diverse crea qualche problema. La battaglia contro la riqualificazione ai giardini.

Un comitato e alcuni residenti del Soccorso. Di recente i cittadini hanno promosso una petizione con la raccolta di firme per opporsi al progetto di riqualificazione voluto dal Comune

Un comitato e alcuni residenti del Soccorso. Di recente i cittadini hanno promosso una petizione con la raccolta di firme per opporsi al progetto di riqualificazione voluto dal Comune

Una piccola città nella città. Appare così il Soccorso, la prima frazione che si incontra lasciando le mura del centro storico di Prato. Un quartiere che negli ultimi decenni è cresciuto rapidamente, fino a diventare uno dei più popolosi e multietnici della città, con circa 8.000 abitanti. Un luogo che porta con sé sfide complesse, ma anche esempi positivi ospitalità, condivisione, arricchimento culturale e condivisione. Il cuore del quartiere è la chiesa di Santa Maria del Soccorso. "La zona — spiega don Andrea Guglielmi, parroco facente funzione — si è popolata dagli anni Sessanta in poi, ma non ha mai avuto un’identità di paese inglobato nella città. Era una zona agricola, dove si è iniziato a costruire nel dopoguerra e dove la gente ha scelto di venire a vivere". Attorno alla parrocchia si sono sviluppate due importanti realtà associative: la polisportiva "Il Sogno" e l’associazione "Cieli Aperti". Entrambe si pongono come ponte tra la dimensione parrocchiale e i bisogni del territorio, offrendo sport inclusivo, aiuto allo studio, corsi di lingua italiana per stranieri, supporto nella ricerca del lavoro e attività educative.

"Il Soccorso è uno dei quartieri più eterogenei di Prato, soprattutto tra i giovani. Le differenze culturali a volte creano fatica, ma anche opportunità di crescita. Costruire ponti è fondamentale", aggiunge don Andrea. "Il quartiere ha delle criticità — spiega Stefania Benelli, portavoce del comitato per la riqualificazione del Soccorso — dai rifiuti abbandonati alle auto parcheggiate sui marciapiedi, fino alle biciclette e ai monopattini contromano. Ma cresce anche la voglia di partecipazione attiva da parte dei cittadini". Il comitato collabora da anni con realtà locali impegnate nella valorizzazione del quartiere, tra cui Riciclidea e CUT – Circuito Urbano Temporaneo. In via Carlo Marx, ad esempio, l’Agorà — giardino urbano recuperato — ospita due librerie di strada rifornite regolarmente, con testi anche in lingua straniera. "Manca però una vera biblioteca e non abbiamo circoli per incontrarci e questo è un handicap per il quartiere perché sarebbero ulteriori punti di aggregazione, oltre il centro civico e il bocciodromo, e sappiamo che la conoscenza reciproca fra persone ed etnie è basilare anche per costruire relazioni e fare comunità.". Nonostante tutto il Soccorso è un quartiere vivace e ricco di servizi: negozi, bar, alimentari, edicola, posta, banca. Una piccola città nella città, dove quotidianamente si cerca un equilibrio possibile tra diversità, condivisione e senso civico, dopo anni di difficile convivenza.

Il fronte sicurezza sta particolarmente a cuore ai residenti: i cittadini si sono mobilitati, apprezzando la maggiore presenza della polizia municipale, pur riconoscendo la necessità di un presidio più ampio, anche nelle ore notturne. I residenti e parte dei commercianti hanno raccolto lo scorso dicembre 460 firme contro il progetto dell’amministrazione comunale che prevede la risistemazione dell’area intorno ai giardini di via Marx, con la riorganizzazione dei parcheggi nella stessa via Marx e via della Romita e un guadagno complessivo di 38 posti auto, grazie anche all’istituzione del senso unico in via della Romita, la strada che corre intorno ai giardini. Il progetto prevede anche la pedonalizzazione dove si svolge il mercato settimanale: lì si perderanno i posti auto per fare posto al mercato. "I cittadini – spiega Marco Biagioni assessore alla transizione ecologica – sono stati ascoltati in commissione dove è stato spiegato che il parcheggio cosiddetto "triangolone" diventerà una piazza per recuperare uno spazio pubblico e migliorare le attività del mercato. Entro inizio giugno saranno realizzate le aiuole per gli alberi presenti, che oggi sono soffocati dall’asfalto, successivamente sarà abbellita e pedonalizzata la piazza con arredi e con un intervento artistico sulla superficie. Intanto saranno ridefiniti i parcheggi e la viabilità di via della Romita. Non sarà quindi un intervento strutturale, ma fatto in modo tale che sia temporaneo, perché vogliamo capire se una piazza rigenerata possa essere apprezzata e vissuta dalla comunità. Saranno i cittadini a dirci se mantenerla o no. Proprio per la riqualificazione di tutta l’area è iniziato un percorso di coprogettazione condotto da Cut per arrivare ad un progetto condiviso. Sono molto contento che si interessino anche tanti non residenti, siamo riusciti ad accendere una luce su uno dei quartieri più complessi e bello della città".

Monica Bianconi