M. Serena Quercioli
Cronaca

Il circolo dà l'addio alle slot machine

«Ladri e ludopatie: adesso basta». I soci del Costa Azzurra: «Rinunciamo all’incasso, è giusto così»

Slot machine per il gioco d'azzardo

Prato, 6 gennaio 2017 - Il circolo Arci ha messo al bando le slot machine. Le famigerate «macchinette» per i giochi di carte sono già state portate via dalla casa del popolo «Costa Azzurra-La Macine» di via Firenze e il presidente invita gli altri circoli Arci a fare altrettanto: «Abbiamo preso questa decisione – dice Federico Guarducci - seguendo le direttive dell’Arci nazionale e delle associazioni che si battono contro il gioco d’azzardo. Sappiamo però che non è una sfida facile». 

La casa del popolo di Paperino, lo ricordiamo, ci aveva provato per prima ma avevano un contratto che li legava al gestore delle slot per cinque anni e la penale da pagare sarebbe stata salatissima, quindi l’idea è rientrata. «Nel nostro caso – aggiunge Guarducci – il contratto sarebbe scaduto fra sei mesi, ma il gestore ha accettato la disdetta anticipata. Non possiamo che ringraziarlo. Siamo riusciti ad anticipare quello che era un nostro progetto. Il nostro circolo conta circa 260 soci e le slot le avevamo da una decina d’anni. Siamo consapevoli che abbiamo rinunciato ad un certo incasso ma abbiamo analizzato vari fattori: il primo è che avevamo comunque notato un calo di giocatori alle slot e il secondo era il problema dei furti con scasso per svuotare le macchinette. Ne abbiamo già avuti abbastanza. Inoltre, togliendo le slot sapevamo di dare il nostro piccolo contributo alla lotta contro le ludopatie». 

I frequentatori e giocatori del circolo Costa Azzurra La Macine non si possono definire affetti da malattie del gioco ma alcuni hanno messo a rischio il bilancio familiare con giocate da 10 euro al giorno pari ad una spesa di 300/400 euro al mese. Il circolo Costa Azzurra ha festeggiato 100 anni nel 2008 e da cinquanta anni porta questo nome (in precedenza era la «cooperativa» di Gonfienti) e da un paio d’anni segue con attenzione la campagna di prevenzione dell’Arci, alla quale però in pochi sino ad ora nell’area pratese hanno aderito.