SILVIA BINI
Cronaca

"Mafia cinese. Il Comune potrebbe agire"

Aldo Milone, esponente di Forza Italia ed ex assessore sceriffo alla sicurezza del Comune di Prato, torna a battere con...

Aldo Milone, esponente di Forza Italia ed ex assessore sceriffo alla sicurezza del Comune di Prato, torna a battere con...

Aldo Milone, esponente di Forza Italia ed ex assessore sceriffo alla sicurezza del Comune di Prato, torna a battere con...

Aldo Milone, esponente di Forza Italia ed ex assessore sceriffo alla sicurezza del Comune di Prato, torna a battere con toni critici nel dibattito sulla presenza della mafia cinese in città, tornata al centro dell’attenzione dopo gli allarmi lanciati dal procuratore capo Giuseppe Tescaroli. "Sono almeno trent’anni

che denuncio il fenomeno – attacca Milone – quando nessuno ne parlava. Oggi, con il procuratore Tescaroli, massimo esperto in materia,

si comincia a fare sul serio, ma l’amministrazione Bugetti resta ferma a proclami e richieste di rinforzi da Roma".

Milone propone invece un cambio di passo operativo,

a partire dal ruolo della polizia municipale. "La mafia cinese

si nutre di illegalità diffusa

nel piccolo commercio e nel tessile. Tra l’altro diversi esercizi commerciali fungono anche da cosiddette ’lavatrici’ per ripulire il denaro sporco. È lì che bisogna intervenire". Da qui l’invito alla sindaca Bugetti ad attivare la polizia commerciale per il sequestro di merci non conformi e sanzioni amministrative. "Serve un’azione continua, non sporadica. Se in 11 mesi sono state sequestrate solo otto aziende, allora la mafia cinese può prosperare indisturbata per altri cento anni".

Milone rivendica l’efficacia dei controlli portati avanti durante il suo assessorato: "Noi sequestravamo un’azienda

al giorno. E anche senza l’Ispettorato del Lavoro, si può agire contro il lavoro nero".

Il suo è un invito a non sottovalutare il contributo che può venire dal livello locale: "Iniziamo a estirpare la gramigna dalle radici, altrimenti nessun albero potrà crescere".