In meno di una settimana sono scattate due allerte meteo emesse dalla Regione. Gli eventi eccezionali ormai non sono più tali, sono un qualcosa con cui fare i conti quotidianamente, ma la città e la sua provincia non sono del tutto attrezzate dal punto di vista delle infrastrutture: la notte tra il 2 e il 3 novembre 2023 ha messo in evidenza la fragilità del sistema idraulico e tracciato una strada precisa. Tempo da perdere non ce n’è, l’autunno è alle porte e le piogge sono già una prospettiva concreta. La sindaca Ilaria Bugetti torna quindi a parlare di sicurezza idrogeologica, la chiama "operazione realtà", snocciola numeri e ringrazia gli uffici comunali che negli ultimi dieci mesi hanno svolto un lavoro "50 volte superiore all’ordinario" per mettere a terra progetti e cantierizzare opere non rimandabili in vista, appunto, della prossima stagione invernale.
Quaranta interventi di somma urgenza in corso per un investimento di 8 milioni di euro di risorse comunali ai cui vanno aggiunti 3 milioni investiti per la pulizia post alluvione di strade e palazzi comunali. Dal governo, tramite la Regione, sono stati assegnati a Prato 2 milioni di euro risorse che però non sono ancora nelle casse comunali. Bugetti lancia poi un appello alle forze di opposizione "non è il momento di fare polemica, ma di lavorare nella stessa direzione. Abbiamo a che fare con una tipologia di fenomeni meteorologici mai esistita prima", mettendo le mani avanti su possibili polemiche.
Ci sono, tra gli altri, i lavori a Figline, quelli al cimitero di Chiesanuova, quelli a Galceti e a Santa Lucia. Per la parte idraulica entro metà ottobre sarà concluso l’intervento da 600mila euro in via del Borrino, gara in corso per alcuni tratti degli argini del Fosso Gorone, manutenzione straordinaria dei tratti tombati del Borro del Quercetino nel tratto di Santa Lucia, in fase di progettazione i lavori di incamiciatura del tratto del Vella e la manutenzione straordinaria del tratto tombato del Rio dei Malsani a Poggio Secco. Sono stati consegnati a Consiag oltre agli interventi di pulizia delle griglie, la realizzazione del fosso di guardia in via S. Ippolito oltre alla messa in sicurezza della strada.
È in fase di studio via del Pozzo a seguito delle segnalazioni dei cittadini. Tra gli interventi idraulici c’è la progettazione esecutiva la deviazione del Gorone per la restituzione delle acque del Bisenzio all’altezza di via Mozza sul Gorone. Infine è previsto il rifacimento degli argini franati dell’impianto di Baciacavallo. A questi vanno aggiunti poi i lavori in capo al Genio Civile e al Consorzio di Bonifica che verranno presentati alla città la prossima settimana dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni. Il dettaglio delle opere in corso e terminate sarà pubblicato anche sul sito del Comune di Prato: per ogni voce i cittadini potranno trovare specificato importo e stato di avanzamento del progetto.
Interventi importanti, ma il lavoro da fare è molto e serve il governo: solo per Prato la stima per la massa in sicurezza definitiva del territorio parla di 140milioni di euro.
Silvia Bini