Sfruttano e picchiano gli operai, arrestati coniugi cinesi

Turni di lavoro massacranti e schiaffi e cinghiate sulle mani

sfruttamento lavorativo in una pelletteria

sfruttamento lavorativo in una pelletteria

Prato, 18 maggio 2021 - Due cittadini cinesi arrestati per sfruttamento lavorativo ed evasione fiscale; denunciati per concorso nel reato due amministratori di un'azienda committente del fiorentino e sequestrati beni per ingenti importi: è il bilancio di un'operazione del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Prato. Le indagini, coordinate dalla Procura di Prato, sono scaturite dalla denuncia presentata alle Fiamme Gialle, tramite la Camera del lavoro della Cgil, da tre uomini africani che lamentavano le condizioni di degrado e di sfruttamento in cui erano costretti quali operai di una pelletteria di Poggio a Caiano. Benché intestata ad una prestanome, la ditta è risultata di fatto gestita da una coppia di coniugi cinesi che avevano operato precedentemente in altre imprese dislocate nel medesimo immobile, una subentrata all'altra con nuova denominazione e partita Iva, al fine di sottrarsi ai controlli delle Istituzioni ed ai debiti maturati con l'erario.

Dalle indagini sono emersi - in danno di almeno 18 extracomunitari occupati in tempi diversi, in prevalenza di nazionalità cinese - evidenti indici di sfruttamento lavorativo tra cui turni massacranti fino a 12 ore, con punte di 15, per 6 giorni settimanali, a fronte di stipendi mensili di circa 800 euro corrisposti in modo irregolare, nessuna garanzia in termini di tutele sindacali ed in tema di malattia. E' stato rilevato l'utilizzo di macchinari non conformi alla normativa sulla sicurezza e pericolosi per l'incolumità fisica dei lavoratori. Parte dei lavoratori era inoltre alloggiata in dormitori funzionali al sito di produzione, caratterizzati da condizioni igienico-sanitarie carenti e da sovraffollamento. Oltre a ciò, erano inflitte anche punizioni corporali: in almeno tre circostanze la donna titolare di fatto dell'impresa avrebbe percosso con schiaffi e cinghiate sulle mani uno dei lavoranti africani, responsabile - a suo dire - della non perfetta esecuzione delle mansioni affidategli.

La Guardia di Finanza sottolinea che sono stati denunciati anche due imprenditori italiani, amministratori della società, con sede nella provincia di Firenze, che - per far fronte a contratti di fornitura stipulati con una nota griffe della moda straniera - subcommissionava alla pelletteria di Poggio a Caiano la realizzazione di borse ed accessori, così utilizzando la manodopera sfruttata. Sulla base delle attuali risultanze investigative si è potuto ipotizzare che gli amministratori dell'azienda italiana fossero infatti consapevoli dello sfruttamento cui i lavoratori venivano sottoposti. I due cittadini di origine cinese sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari richiesta dalla locale Procura e disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Prato. I due imprenditori italiani e la prestanome della pelletteria, formale titolare dell'impresa, sono stati denunciati a piede libero. Le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip di Prato, su richiesta della Procura, finalizzato alla confisca del profitto del reato di evasione fiscale, per un importo complessivo pari a circa 902 mila euro, corrispondente al totale delle imposte sottratte all'erario.