
San Giusto, la periferia che resiste
Prato, 12 maggio 2025 – San Giusto, frazione a sud di Prato, svariate le nazionalità complice la presenza di un altissimo numero di case popolari. Stretta tra la tangenziale, il Parco Prato e il Macrolotto, offre diversi spazi di aggregazione, nella parte più centrale la parrocchia di San Giusto in Piazzanese, ben due circoli, “Risaliti” in piazza Gelli e “L. Zanobetti” in via Cava e l’asd San Giusto 1954. C’è poi, nella zona più vicina al Parco Prato, il polo scolastico di via Reggiana e il cosiddetto Villaggio Gescal, il complesso costruito negli anni Sessanta come case popolari. Anche il Villaggio ha la sua chiesa, quella di Sant’Antonio. “La nostra parrocchia e i nostri parrocchiani – spiega don Helmut Szeliga di San Giusto in Piazzanese – sono molto uniti e sono pronti a spendersi per le piccole e grandi iniziative. Ricordo, per esempio, che hanno accolto tre famiglie ucraine, scappate dalla guerra, tre mamme e otto bambini. Oppure hanno preparato pasti caldi per i ragazzi pachistani in sciopero. O ancora sono disponibili per organizzare, in poco tempo, una grande raccolta di piumini, trapunte, giacche invernali per ’riscaldare’ chi ne ha bisogno immediato o per accogliere sempre chi bussa alle nostre porte”.
Non mancano, però, le difficoltà del quartiere. “Durante la benedizione delle famiglie – prosegue don Helmut – ho notato un marcato impoverimento delle famiglie italiane. Molti fanno un’immensa fatica a provvedere ai bisogni delle proprie famiglie. Perfino comprare i prodotti salvavita è diventato un lusso. Osservo una crescita numerica di famiglie cinesi. Quando si libera un appartamento o una casa, gli unici che possono permettersi economicamente di comprarlo sono i cinesi”.
“Dal punto di vista della sicurezza – aggiunge il parroco – è vero che le pattuglie dei carabinieri passano più spesso nel quartiere, nonostante ciò esiste, però, un gruppo di ragazzi, di provenienza africana, che gravita intorno al cimitero e che danno la ’caccia’, soprattutto negli orari serali, ai mal capitati lavoratori indiani, pachistani o cinesi. Questi vengono picchiati e derubati. Anche di recente, due giovani cinesi sono stato picchiati e derubati non lontano dall’Associazione cinese che la parrocchia ospita. Da qualche anno, è diminuito molto il traffico di droga, siamo, però, lontani da poter dire: non c’è più. Come risposta stiamo creando attorno alla Pieve, con le attività del teatro appena restaurato e quelle degli ambienti parrocchiali completamente ristrutturati, uno spazio familiare per chi desidera passare del tempo in serenità e respirare il verde in periferia, non lontano dal centro città”.
Il circolo Zanobetti è una delle realtà storiche del quartiere. “La nostra associazione ha radici antiche. Il primo documento scritto – spiega il presidente Giancarlo Sarti – si riferisce ad un’assemblea del Consiglio direttivo dei soci che risale al 2 agosto 1925, un secolo fa. Il circolo nasce come sezione di San Giusto della Pubblica Assistenza l’Avvenire di Prato ed è rimasto tale fino al 1995 quando fu costituito l’attuale Circolo Ricreativo Zanobetti APS. La sezione di San Giusto della Pubblica Assistenza L’Avvenire è rimasta operativa fino a circa un decennio fa e attualmente resta la presenza di un ambulatorio con medico di base. Mi preme sottolineare la vicinanza e collaborazione con la comunità cinese – conclude Sarti – che si concretizza con una loro presenza giornaliera all’interno del Circolo dove alcuni gruppi di loro dedicano ore a ginnastica e ballo. Di recente non sono mancate cene, con la presenza di entrambe le comunità”. Nel Circolo hanno sede due associazioni: quella ciclistica dilettantistica Cipriani e Gestri e la compagnia teatrale amatoriale I Talenti.
Uno sguardo alla realtà territoriale. “San Giusto – continua Sarti – è una frazione densamente abitata e vissuta da molte etnie e comunità diverse fra loro, per cui è chiaro che il problema della convivenza fa da padrona e spesso è facile che emergano tensioni. Alcune parti del paese sono state destinate a case popolari, altre parti sono divenute zone dormitorio. E’ in questa visione della realtà quotidiana che va esaminata la situazione. E’ in quest’ottica che viene facile sottolineare l’importanza della presenza delle istituzioni a vigilare sul territorio, cosi come sarebbe opportuno cercare di eliminare o ridurre al minimo il degrado che spesso emerge nella zona sud di Prato”.
Si cercano volontari al circolo Risaliti. “Il circolo – spiega il presidente Guido Zumpano – svolge molte attività ma ci mancano volontari. Per questo chiunque abbia voglia di fare può venire a dare una mano. In generale nella frazione mancano un po’ di servizi. Abbiamo la banca, una farmacia, un supermercato e poco altro. Manca un’associazione di volontariato per i servizi sociali ed emergenziali, specie per i più anziani. Per questo prima di finire il mio mandato vorrei intercettare qualche associazione da ospitare nella nostra struttura. Spero che venga mantenuta da parte dell’amministrazione comunale la promessa del rifacimento della piazza di fronte al circolo”.