REDAZIONE PRATO

Condizioni di sfruttamento disumane in fabbrica, operai al lavoro tra sporcizia e topi: arrestata imprenditrice

Sequestrate anche due tonnellate e mezzo di scarti tessili

Controlli della polizia municipale (Foto di repertorio)

Controlli della polizia municipale (Foto di repertorio)

Prato, 10 maggio 2025 – Scoperta fabbrica 'fantasma’ nella Chinatown di Prato. E’ successo durante alcuni accertamenti sullo smaltimento di rifiuti tessili condotti dalla procura della città toscana insieme alla polizia municipale pratese.

Nel blitz è stata arrestata un'imprenditrice orientale già nota alle forze dell'ordine, sequestrate 2,5 tonnellate di scarti tessili, il furgone adibito al trasporto dei rifiuti e l'immobile che ospitava la ditta, utilizzato anche come dormitorio, dove sono stati trovati a lavorare, così in una nota firmata dal procuratore di Prato Luca Tescaroli, dieci tra uomini e donne cinesi di cui quattro immigrati irregolari, «in condizioni di sfruttamento disumane».

Il laboratorio era privo «di ogni autorizzazione commerciale» e l'ambiente «fatiscente, privo di igiene, infestato da sporcizia e presenza di ratti». Tutto è partito da un'indagine che ha portato a individuare due trasportatori mentre caricavano un furgone con sacchi di rifiuti tessili presso un magazzino artigianale in via Zipoli. Il veicolo, si spiega nella nota della procura, è stato poi fermato e sottoposto a sequestro: al suo interno c'erano le 2,5 tonnellate di rifiuti «destinati a essere abbandonati illecitamente sul territorio».

È stato poi sottoposto a controllo il capannone da dove era partito il furgone, svelando «uno scenario drammatico». Gli operai, si spiega, «sono risultati lavorare fino a dieci ore al giorno sotto la supervisione di una donna di nazionalità cinese, risultata essere l'imprenditrice responsabile della struttura.

La stessa forniva anche alloggio e pasti, in ambienti abusivamente adibiti a dormitorio e cucina all'interno dello stesso spazio di lavoro nel medesimo immobile e in pessime condizioni igieniche. La donna è stata arrestata per assunzione di persone prive di permesso di soggiorno e per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, impiego di manodopera irregolare».

L'arresto è stato convalidato e per la donna il giudice ha disposto la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla pg con frequenza quotidiana. Denunciato poi il trasportatore dei rifiuti. Le indagini proseguono.