REDAZIONE PRATO

Prato, il commissario subito al lavoro. “Non c’è tempo da perdere”, tanti i dossier aperti sul tavolo

Claudio Sammartino prende confidenza in palazzo comunale con le stanze di sindaca e giunta. Sabato intenso sia nella mattina che nel pomeriggio (con un break per un panino in piazza Duomo)

Il commissario prefettizio Claudio Sammartino in piazza del Comune a Prato

Il commissario prefettizio Claudio Sammartino in piazza del Comune a Prato

Prato, 13 luglio 2025 – La prima giornata di lavoro a palazzo comunale nelle stanze che fino a poche ore fa hanno visto in attività sindaca e giunta. Il commissario prefettizio Claudio Sammartino ha preso subito confidenza con la struttura amministrativa sia nella mattinata di ieri che nel pomeriggio. “Non c’è tempo da perdere” ha detto lungo le strade del centro storico mentre andava a mangiare un panino all’ora di pranzo. L’esperienza e il lungo curriculum sono dalla sua parte per organizzare al meglio le priorità dopo le prime ore di ’contatto’ ravvicinato con la sua nuova città.

“Il ministro Piantedosi – sottolinea la deputata Erika Mazzetti – mi aveva detto che sarebbe stata una persona all’altezza della città, in grado di fare tutto quello che è possibile fare per un commissario, non qualcuno dunque che si limiti all’ordinario, ma che con le giuste e dovute cautele dia maglie più larghe alla città per fare quello che Bugetti per un anno non ha fatto: programmare le scelte per Prato”.

Sono tanti i dossier aperti sul fronte sociale, economico e della legalità. Su questi temi Mazzetti tende la mano al commissario: “Da parte mia, come parlamentare non lo disturberò nei primi giorni, ma voglio organizzare il prima possibile un incontro con lui per mettermi a disposizione della città, come ho fatto anche con l’ex sindaca, per condividere le priorità”. Nel frattempo la parlamentare sta organizzando una girandola di incontri con categorie economiche e mondo delle professionisti. L’intze profonde per portarle al tavolo di Sammartino. Ma “al commissario non dovremo presentare una lista della spesa, ma obiettivi da qui a un anno per non far morire Prato – avverte – Una parte politica ha fallito, ma la città non può fallire”.

R.P.