Milo era un cagnolino un po’ vecchietto e di piccola taglia ma dall’indole buona e nella sua esistenza non aveva fatto mai del male a nessuno. Purtroppo sulla sua strada ha incontrato due cani Rottweiler che, sfuggiti al controllo dei padroni, lo hanno ucciso azzannandolo. Un episodio che si è trasformato nella classica goccia che ha fatto traboccare la pazienza degli abitanti di Casale, impauriti dei due cani di grossa taglia a quanto pare poco controllati dai proprietari cinesi dell’azienda da cui sono scappati. Un pericolo per i residenti della frazione pratese e della zona di via Milani dove si trovano dei raggruppamenti di capannoni artigianali e abitazioni.
"Non è la prima volta che i due cani trovano il modo di fuggire dal capannone artigianale dove vengono tenuti dai padroni", segnalano i cittadini. E raccontano di un precedente quando tempo fa è stata aggredita una donna che stava camminando. "E’ davvero troppo pericoloso, è opportuno che vengano presi dei provvedimenti prima che succeda qualcosa di ancora più grave e che sia fatto un intervento da chi di competenza".
La preoccupazione è salita tra la popolazione ed è sbarcata anche sui social, sulla pagina Facebook di "Sei di Casale se".
Da lì è partita l’idea di dare il via ad una raccolta di firme per mettere in evidenza il problema che affligge Casale ormai da troppo tempo, portandolo all’attenzione della polizia provinciale.
"In merito all’increscioso accaduto che ha visto protagonisti i due Rottweiler che hanno azzannato e ucciso un cane di piccola taglia, ci siamo sentiti di adoperarsi in accordo con il consigliere comunale Gabriele Alberti per segnalare quanto accaduto alla polizia provinciale che verificherà se ci sono le condizioni di omissione di custodia relativamente ai possessori dei molossi", si legge in un post su Fb. I moduli per la raccolta di firme fin da domani saranno a disponibili al Bar in piazza a Casale. "La raccolta di firme di molti residenti può essere utile per promuovere un’azione più incisiva nei confronti di questi cittadini incuranti di ogni regola". Una situazione pericolosa che lo stesso Alberti, presidente del consiglio comunale e residente a Casale, ha avuto modo di segnalare: "Non è più tollerabile che si verifichino certi episodi in un’area dove ci sono attività artigianali e abitazioni civili. Il rispetto delle regole vale per tutti e gli animali vanno tenuti per bene. Invece, questa è una situazione pericolosa e va risolta al più presto. Il rischio è che si faccia seriamente male qualcuno: chi ha la competenza in materia deve prendere atto che ci sono tante situazioni come questa, anche in aziende a conduzione straniera".
Sara Bessi