REDAZIONE PRATO

Giovane in coma dopo la rissa, l’ipotesi: “Incontro con l’aggressore non casuale”

E’ la pista su cui sta lavorando la procura di Prato, ma le dichiarazioni dei testimoni sarebbero “confuse e contraddittorie”

Soccorritore in una foto di repertorio

Soccorritore in una foto di repertorio

Prato, 26 maggio 2025 – Non sarebbe stato un incontro casuale, ma una sorta di ‘appuntamento’ che poi è generato in rissa. E’ quanto ipotizzato dalla Procura a proposito dell’aggressione ai danni di un ragazzo di 18 anni di Campi Bisenzio avvenuta sabato scorso, 24 maggio, in piazza Buonamici a Prato. Il giovane, italiano, è tuttora ricoverato in coma farmacologico a Careggi dove è stato operato: colpito più volte, è caduto a terra battendo la testa. La persona che lo avrebbe colpito, sembra ripetutamente, è poi fuggita.

A complicare le indagini ci sono le testimonianze, definite “confuse e contraddittorie”, ma tra le ipotesi che si fanno strada c’è quella che il 18enne e il suo aggressore si fossero dati appuntamento. Il procuratore di Prato Luca Tescaroli ha disposto che i testimoni principali - la fidanzata 17enne della vittima e un'amica che era con loro - vengano nuovamente ascoltati dagli inquirenti. Le prime dichiarazioni rese dalle ragazze, subito dopo l'aggressione, sono state giudicate dagli investigatori "non coerenti" e "poco chiare".

Una delle ragazze ha descritto l'aggressore come un giovane nordafricano, mentre l'altra ha indicato un profilo Instagram che è stato poi velocemente rimosso dal social: si tratterebbe di un giovane italiano, la cui scomparsa del profilo potrebbe in qualche modo risultare sospetta e avvalorare l’ipotesi che l’autore dell’aggressione sia effettivamente quest’ultima.

Anche una terza giovane e un altro uomo avrebbero assistito alla scena: sono in corso accertamenti per identificarli e capire se in qualche modo le loro parole possano risultare utili alle indagini che sono tuttora in corso. Nessun teste indicherebbe però chiaramente la causa della lite, che quindi potrebbe anche essere scaturita per futili motivi. La Procura precisa che al momento non ci sono elementi che indichino il coinvolgimento di sostanze alcoliche o stupefacenti, ma sono in corso ulteriori verifiche mediche e tossicologiche.