Ore 12, suona la campanella per il Datini. A seguire sono usciti gli studenti di Dagomari e Gramsci-Keynes. Dalla prossima settimana nelle tre scuole del polo di via Reggiano entreranno a regime gli orari definitivi: alle 14 un esercito di cinquemila studenti si riverserà fuori dalle classi e il rischio che qualcosa possa innescare una nuova scintilla, dopo la rissa che venerdì ha scosso l’intera comunità scolastica è altissimo. Ieri non si sono verificati problemi, anche grazie ai pattugliamenti di carabinieri e polizia. Ma i dirigenti chiedono uno sforzo in più: ieri mattina il preside del Gramsci-Keynes Stefano Pollini, del Datini Francesca Zannoni e del Dagomari Claudia Del Pace hanno inviato una lettera a firma congiunta al prefetto per chiedere un servizio di sorveglianza continuo. Non sarebbe una novità assoluta per il polo di via Reggiana dove anche in passato era stata organizzato un pattugliamento costante all’interno del perimetro scolastico. Intanto l’amministrazione comunale sta lavorando a un progetto strutturato che permetta di intercettare il disagio giovanile.
Un progetto che ha preso il via nel periodo estivo attraverso il monitoraggio da parte della polizia municipale dei luoghi di ritrovo più soggetti a segnalazioni per schiamazzi e atteggiamenti aggressivi. "Metteremo in rete associazioni, cooperative e realtà che si occupano di giovani, in modo da strutturare una risposta efficace per intercettare il disagio, monitorare i percorsi di presa in carico, coinvolgere le famiglie - interviene l’assessora alle politiche giovanili, Maria Logli -, è un porgetto concreto, ci saranno zone in cui è si interverrà con mediatori professionali e zone dove sarà privilegito lo strumento dell’educativa di strada".
Silvia Bini