La direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute ha messo nero su bianco le disposizioni sul rientro al lavoro in fabbrica del dipendente che abbia contratto il Covid-19. Le indicazioni sono state trasmesse alle Regione, ai sindacati e alle associazioni di impresa. Nei casi di persone asintomatiche, è consentito il rientro al lavoro solo con tampone negativo. Una disposizione che vale anche trascorsi i famosi 21 giorni: i lavoratori saranno riammessi solo dopo la negativizzazione del tampone molecolare o antigenico. Inoltre, secondo le indicazioni ministeriali del 12 aprile, nel periodo tra fine isolamento e negativizzazione, il datore di lavoro può chiedere al dipendente di lavorare a distanza. Nel caso in cui il lavoratore non possa essere adibito a modalità di lavoro agile, dovrà essere coperto da un certificato di prolungamento della malattia rilasciato dal medico curante. "Finalmente sono state chiarite le modalità di rientro al lavoro - commenta Francesco Marini, vicepresidente di Confindustria Toscana Nord - Una chiarezza che facilita tutti, sia i datori di lavoro che gli stessi dipendenti".
CronacaRientro in fabbrica con tampone negativo