
Giovanni Mosca era delegato alle frazioni durante la giunta Bugetti
Il 25 luglio aveva consegnato al commissario prefettizio, Claudio Sammartino, il report – corredato di foto e segnalazioni – sull’attività del progetto Comune Vicino, lo sportello di riferimento per i residenti delle tantissime frazioni pratesi inaugurato dalla giunta Bugetti. Un dossier spiccio, verace, immediato quello messo insieme da Giovanni Mosca, delegato alla frazioni durante la giunta Bugetti: poche chiacchiere, ecco quello che chiede la gente, ora la palla passa al Comune. Solo che poi la sindaca, indagata per corruzione, si è dimessa, il Comune è stato commissariato, e l’incarico di Mosca è per forza di cose terminato.
"Ho voluto lasciare al commissario questo report perché Prato è la città delle frazioni e chi le abita chiede di essere ascoltato", spiega Mosca a cui tra l’altro continuano ad arrivare segnalazioni da una parte all’altra della città. "Ad esempio a Galciana mi raccontano di spaccio di droga nella zona di via Matteo degli Organi e via Capitini. Ma continuano a chiamarmi anche per le asfaltature. E per sapere se le richieste avanzate tramite lo sportello sono state accettate...".
Il report è stato inviato quasi due mesi fa e al momento Mosca non ha avuto riscontri o cenni dal Comune. "Mi farebbe piacere poter incontrare Sammartino per esplicitargli le richieste delle frazioni. Io non sono un politico, ma ho agito da tecnico, in questo compito. Da parte sua sarebbe un segnale di attenzione: non per me, ovviamente, ma per i cittadini che si sono rivolti allo sportello, affinché non pensino che il report sia stato messo in un cassetto o abbandonato. Sarebbe già qualcosa sapere che è stato girato agli uffici compententi", spiega Mosca.
Nei circa 5 mesi di vita del progetto, allo Sportello Comune Vicino si sono rivolte circa 270 persone. Molte delle segnalazioni di piccole entità – ad esempio sfalcio dell’erba, ripristino di giochi rotti nei parchi, rifiuti abbandonati... – sono state risolte. Altre restano: e il report inviato al commissario rappresenta in un certo senso la "geografia dei punti fragili" delle frazioni. Lì, secondo chi le abita, c’è bisogno di intervenire.
Dall’asfaltatura di via Longobarda a Iolo, alla sistemazione dei marciapiedi in via Senio a Maliseti, da misure da traffic calming in viale Galilei a richieste di modifiche della viabilità che riguardano Viaccia, via San Martino per Galceti e Coiano: il dossier racconta le aspettative dei residenti. "Ho ritenuto doveroso inoltrare queste segnalazioni – si legge nel dossier inviato da Mosca al commissario – affinché possano essere valutate e programmate dagli uffici competenti".
Non solo i singoli problemi delle frazioni. C’è un problema trasversale a tutte la città, quello della sicurezza. E così Mosca, questa volta in veste di coordinatore dei "Gruppi di controllo di vicinato", tramite una pec del 22 agosto ha richiesto un incontro a Sammartino per la riattivazione del progetto. Il Controllo di vicinato, infatti, era stato istituito con protocollo d’intesa tra prefettura e Comune, ma è scaduto nel 2023. Non si tratta di ronde, piuttosto di un progetto che impegna al senso civico i residenti: si basa sulla collaborazione e le segnalazioni, lasciando alle forze dell’ordine l’intervento. L’appello al commissario per la riattivazione del progetto è partito da Giovanni Mosca (coordinatore generale), Roberto Cipollini (Mezzana), Alessio Zipoli (La Querce) ed Enzo Tusa (via Petrarca). "I gruppi di controllo di vicinato – chiude Mosca – rappresentano circa duemila famiglie. Al momento non abbiamo ancora ricevuto risposta, ma attendiamo fiduciosi un incontro, anche perché, come abbiamo sottolineato nella lettera inviata al commissario, questa richiesta rientra in uno dei punti prioritari del suo incarico, la sicurezza urbana".
Maristella Carbonin