
Carabinieri (foto di repertorio)
Prato, 22 luglio 2020 - Una vicenda di "sesso e provincia" con i contorni ancora da ben definire ma che intanto ha già portato a una contestazione di revenge porn, il reato introdotto nell'ordinamento lo scorso anno che riguarda la diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti.
Quanto ricostruito finora dai carabinieri racconta di incontri a base di sesso, veri e propri festini a luci rosse organizzati da una donna di 35 anni di Prato con il marito sessantenne (scomparso nel 2019 per cause naturali), andati avanti fino a dicembre scorso. Incontri che venivano filmati e che venivano organizzati nella casa della coppia, in zona Paperino, oppure in un altro immobile del quale avevano la disponibilità.
Tra le partecipanti c'erano alcune donne, che si dovrà capire se fossero escort reclutate appositamente oppure "ospiti", e anche una 55enne che vive in provincia di Prato. Proprio quest'ultima è la vittima del revenge porn: prima la 35enne le ha mandato una richiesta di denaro a titolo di "rimborso spese" per i festini organizzati (1.700 euro), poi ha spedito al marito e al figlio della donna i filmati hard.
Le indagini vanno avanti per chiarire meglio la situazione e soprattutto per capire se ci siano altri e più gravi reati da contestare; nel frattempo i carabinieri hanno eseguito una perquisizione a casa della vedova 35enne, acquisendo diversi file e materiale informatico.