
Intervento dei carabinieri (foto d'archivio)
Prato, 5 dicembre 2023 – Aveva rapinato un cinese insieme ai due complici e gli aveva rubato un prezioso orologio del valore di 80.000 euro. Adesso è stato rintracciato e arrestato. Ma non è tutto. La "moda" di rubare Rolex, molto richiesti sul mercato nero, non sembra attenuarsi. E’ di appena qualche giorno fa l’ultimo episodio: un imprenditore pratese è stato rapinato del Rolex che aveva al polso mentre stava rincasando con la sua auto in zona Pratilia.
E’ stato aggredito e immobilizzato alle spalle dai balordi che, dopo avergli tirato qualche pugno, gli hanno sfilato dal polso il Rolex per poi fuggire senza lasciare tracce. L’imprenditore ha chiesto aiuto ed è stato soccorso dai carabinieri. Per fortuna le sue condizioni di salute sono risultate buone nonostante lo choc patito. Lo schema è ricorrente e si ripete da mesi. Ad esempio nei comuni medicei dive diversi imprenditori, questa volta cinesi, sono stati attesi fuori casa e aggrediti da balordi che erano interessati solo agli orologi di valore.
Intanto i carabinieri sono riusciti a risalire all’identità di un rapinatore che nel maggio scorso ha derubato, insieme a due complici, un cinese che stava rincasando a Narnali. Venerdì mattina, i carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Prato, a conclusione di una serie di complessi e articolati accertamenti, hanno fatto irruzione in una abitazione del comune di Campi Bisenzio, dove aveva trovato ospitalità, presso i propri famigliari, il balordo, un cittadino albanese, di 36 anni, con precedenti, sul quale pendeva una misura cautelare di custodia in carcere emessa dal gip di Prato.
L’albanese è ritenuto uno degli autori, gli altri due sono per ora ignoti, di una violenta rapina consumata ai danni dell’imprenditore cinese a maggio durante la quale i rapinatori si sono impossessati di un orologio del valore di 80.000 euro circa. In questi mesi il trentenne ha tentato di sottrarsi alla cattura allontanandosi dall’Italia ma poi si è rifugiato in casa dei familiari.
Gli elementi raccolti sul coinvolgimento dell’arrestato nella rapina, sono stati acquisiti mediante una complessa attività investigativa e confermate dalla corrispondenza delle impronte, rinvenute sul luogo del delitto, con quelle dell’albanese. L’uomo è stato portato in carcere alla Dogaia e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini andranno avanti per capire se l’arrestato possa essere coinvolto in altri episodi simili.