REDAZIONE PRATO

Lotta all’evasione fiscale. Contrabbando di tessuti. Scatta la maxi confisca da quattro milioni di euro

A finire nei guai diversi imprenditori orientali del settore tessile: a loro è imputato il mancato pagamento delle tasse. Reati vicini alla prescrizione .

A finire nei guai diversi imprenditori orientali del settore tessile: a loro è imputato il mancato pagamento delle tasse. Reati vicini alla prescrizione .

A finire nei guai diversi imprenditori orientali del settore tessile: a loro è imputato il mancato pagamento delle tasse. Reati vicini alla prescrizione .

"Il crimine non paga". È il messaggio che la Procura di Prato fa arrivare in maniera chiara agli imprenditori cinesi che effettuano concorrenza sleale evadendo le tasse. Il messaggio forte e chiaro arriva grazie all’ultima operazione coordinata dalla Procura pratese e condotta dai militari della Guardia di Finanza: l’operazione ha fatto scattare una maxi confisca da 4 milioni di euro, correlati al mancato pagamento di imposta da parte di più imprenditori cinesi del settore tessile, coinvolti in contrabbando di tessuti oltre che in reati societari e tributari tra i quali l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Tali delitti, prossimi alla prescrizione, avrebbero a breve determinato la restituzione agli imprenditori, una volta maturata la prescrizione ed emessa la sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato. Così, essendo reati prossimi alla prescrizione il denaro sarebbero stato restituito.

La somma è stata, invece, ‘pignorata presso terzi dall’Agenzia delle entrate di Prato e, poi, fatta affluire nelle casse dello Stato, nel quadro di un’iniziativa promossa da procura e Guardia di finanza "nell’ambito del canale di interlocuzione previsto dal protocollo d’intesa trilaterale" siglato proprio lo scorso dicembre. "Si è così concretizzato – scrive il procuratore Luca Tescaroli in una nota – il modello operativo integrato previsto in detto protocollo per impedire la restituzione agli indagati delle somme sequestrate di provenienza illecita e assicurare così all’erario la riscossione effettiva delle imposte dovute".

L’iniziativa si è rivelata decisiva dato che l’Agenzia delle entrate, pur titolare del credito erariale, non aveva titolo per agire autonomamente su somme vincolate in sede penale, in assenza di un’esplicita autorizzazione dell’Autorità giudiziaria.

"Il risultato conseguito, ovvero il definitivo incameramento di quattro milioni di euro, già depositati sul Fondo unico di giustizia, rappresenta non solo un importante ritorno per gli interessi finanziari dello Stato, ma anche – conclude il procuratore Tescaroli in una nota – un esempio concreto di tutela avanzata del credito erariale e costituisce un segnale all’imprenditoria cinese che opera nella legalità: il crimine non paga".

L’attuale risultato messo a segno dalle istituzioni unite in sinergia nel contrasto all’illegalità e all’evasione fiscale, un sottobosco sempreverde nel distretto, deriva dall’applicazione di quel protocollo d’intesa per il contrasto alle frodi fiscali siglato da procura, Agenzia delle entrate e comando provinciale della Guardia di finanza, nel dicembre scorso. Uno strumento che si sta rivelando valido per tutelare la legalità nel distretto imprenditoriale pratese. Si tratta di un accordo grazie al quale viene promosso "un approccio integrato e sistemico per il contrasto alle condotte delittuose in ambito tributario, con particolare riguardo ai fenomeni di evasione e frode fiscale".

Tale accordo permette di regolare gli scambi informativi tra i partner istituzionali, il coordinamento tra accertamenti tributari e indagini penali e l’adozione di modelli operativi innovativi per contrastare le frodi fiscali più insidiose, tra cui le frodi Iva e imposte dirette attuate grazie al fenomeno delle imprese ’apri e chiudi’. Esiste anche un altro protocollo d’intesa del giugno 2023 - valido per tre anni - che riguarda Comune di Prato, Agenzia delle entrate e Guardia di finanza: le tre istituzioni si sono impegnate nel contrasto all’evasione fa scale e favorire il recupero dei tributi.

Sa.Be.