"Quei paletti di via Pistoiese?. Durati un mese"

PRATO Eliminare le barriere di restringimento della strada, trovando nuove soluzione per limitare la velocità di transito delle automobili. E’ quanto...

"Quei paletti di via Pistoiese?. Durati un mese"

"Quei paletti di via Pistoiese?. Durati un mese"

Eliminare le barriere di restringimento della strada, trovando nuove soluzione per limitare la velocità di transito delle automobili. E’ quanto chiede il comitato civico per Narnali, nelle figure di Massimo Faggi, David Pecchioli e Pasquale Petrella, in merito al progetto di riqualificazione di via Pistoiese fra Narnali e Viaccia. La richiesta arriva a seguito dell’abbattimento dei paletti parapedonali in corrispondenza del ponte sulla Bardena che divide le due frazioni. "Hanno fatto in tempo a festeggiare un mese di vita – raccontano –. Ieri notte poi, sono stati asfaltati da un automobilista che, forse distratto, forse troppo veloce, non li ha visti e li ha travolti. I paletti di sicurezza salva pedoni erano stati installati il 9 dicembre scorso. Ora c’è da risistemarli e forse non dureranno un altro mese".

Il comitato ricorda di "avere già denunciato la pericolosità delle penisole agganciate ai marciapiedi costruite per restringere la carreggiata nell’illusoria convinzione che possano bastare a far rallentare la velocità agli automobilisti". "E anche questi paletti, ieri notte abbattuti, erano un evidente pericolo – proseguono Faggi, Pecchioli e Petrella -. Oggi c’è la prima riprova ai nostri timori". Alla luce di quanto accaduto, come comitato civico per Narnali "riteniamo che il progetto vada interamente rivisto sulle soluzioni adottate per limitare la velocità". "Non sono quelle giuste – concludono -. La penisola realizzata davanti all’ufficio postale di Viaccia in via Pistoiese, presto farà la stessa fine dei paletti e lì qualcuno potrebbe farsi seriamente male. E lo stesso potrebbe succedere a Narnali per le soluzioni adottate in prossimità della ditta Stefanelli e all’intersezione con via Podgora e via Chiti".