FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Prince Charles Atamah . Campione d’Europa U20

La favola bella del giocatore cresciuto nelle fila dell’Union basket. Un ottimo torneo e tanti minuti giocati: intensità, realizzazione e grinta.

La favola bella del giocatore cresciuto nelle fila dell’Union basket. Un ottimo torneo e tanti minuti giocati: intensità, realizzazione e grinta.

La favola bella del giocatore cresciuto nelle fila dell’Union basket. Un ottimo torneo e tanti minuti giocati: intensità, realizzazione e grinta.

Il sogno, che fino a pochi giorni fa appariva impossibile, è diventato realtà: Prince Charles Atamah si è laureato campione d’Europa con la Nazionale Under 20 di basket nella serata di domenica. Un risultato tanto inaspettato quanto meritato, arrivato al termine di una serata che il giovane pratese non scorderà mai e che resterà per sempre nella storia della pallacanestro italiana. D’altronde, è da 12 anni che l’Under 20 azzurra non saliva sul podio a un Europeo: anche nel 2013 la medaglia fu del metallo più prezioso. Nell’atto conclusivo disputato a Heraklion (Creta), i nostri portacolori hanno dominato, dopo aver fatto la voce grossa anche contro la Serbia in semifinale. E Atamah ha recitato un ruolo decisivo per il successo. Non solo per i 6 punti segnati e i 5 rimbalzi catturati nei 18 minuti in cui è rimasto in campo, ma anche (e soprattutto) per la grande energia che è riuscito a mettere in ogni sua giocata sia difensiva che offensiva. Non a caso, il classe 2006 - cresciuto nell’Union Prato (dove è rimasto fino al 2021, prima di trasferirsi all’Orange1 Basket Bassano) - ha chiuso la sfida con un plus/minus di +21, segno di quanto abbia inciso la sua presenza sul parquet. La finalissima del torneo è cominciata al meglio per i ragazzi guidati dal commissario tecnico Alessandro Rossi, avanti 23-17 al termine del primo quarto. Il vantaggio è aumentato ulteriormente nella seconda frazione, con gli azzurrini capaci di andare all’intervallo a +16. Nel terzo periodo, ecco la reazione degli avversari, che si sono riavvicinati pericolosamente fino a -5. La truppa italiana tuttavia non si è scomposta, riuscendo a rimettere fra sé e la Lituania un buon margine alla fine del quarto (60-48 il risultato a 10 minuti dalla conclusione). Nella quarta frazione, anche grazie alle giocate d’energia di Atamah, la nostra Nazionale ha consolidato il gap, arrivando senza grossi problemi al traguardo con le braccia alzate e imponendosi con il risultato di 83-66. Per il cestista pratese la manifestazione continentale si è chiusa con una media di 4,1 punti e 4,2 rimbalzi in 16,2 minuti di utilizzo a partita.

L’esperienza dell’Italbasket è stata molto intensa. Già prima che il torneo iniziasse gli azzurrini erano stati presi di mira sui social per una foto, a corredo di un post della Federbasket, che mostrava la presenza in squadra di diversi giocatori di colore. Perché in quei giovani con la maglia dell’Italia addosso, invece di speranze per la pallacanestro azzurra che verrà, qualcuno aveva visto un affronto. Per tutto il torneo sono così piovuti indegni e assurdi insulti razzisti di ogni tipo, che hanno evidentemente lasciato il segno, ma non nel modo che gli haters speravano. Perché gli azzurrini dopo aver risposto al meglio sul campo, una volta alzata la coppa hanno deciso di togliersi la soddisfazione di replicare anche sul web: "Grazie per i commenti negativi e razzisti, ci avete dato la carica", si legge in una storia pubblicata su Instagram da David Torresani, playmaker di Treviso, uno dei protagonisti del successo dell’Italia, che ha poi citato i nomi di tutti i compagni, da Assui, ad Atamah, da Osasuyi e Airhienbuwa a Trucchetti, Ferrari (votato Mvp), Iannuzzi, De Martin, Valesin e Zanetti.

Francesco Bocchini