FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Prato, sequestrati due autocarri con scarti tessili da scaricare illecitamente

Sgominata organizzazione al Macrolotto 1 per l’abbandono dei rifiuti tessili

L'intervento

L'intervento

Prato, 17 maggio 2024 - Cinque denunce e il sequestro di due autocarri con quattro tonnellate di scarti tessili pronti ad essere abbandonati illecitamente sul territorio: è l'esito dell'operazione notturna della scorsa settimana della Polizia Municipale, che nell'ultimo periodo sta effettuando controlli serrati per individuare i responsabili dei numerosi abbandoni di rifiuti che si verificano in città. Tramite un'accurata attività investigativa fatta di appostamenti e uso delle telecamere di videosorveglianza è stato possibile individuare uno dei veicoli utilizzati per il trasporto e abbandono di sacchi di scarti tessili. Dagli accertamenti gli agenti hanno potuto ricostruire l’organizzazione e le modalità di esecuzione degli abbandoni a partire dalle operazioni di carico dei rifiuti al deposito in luoghi periferici della città, con l'utilizzo di due autocarri. I veicoli appena caricati venivano parcheggiati nella zona del Macrolotto Uno per essere poi ripresi nottetempo per la fase di abbandono vero e proprio.

L’organizzazione era costituita da un uomo, di nazionalità cinese di circa 45 anni, possessore degli autocarri, che appariva coordinare le operazioni, prendendo contatti con le ditte fornitrici dei rifiuti e poi affidando l'esecuzione materiale di carico e abbandono ad alcuni collaboratori di nazionalità pakistana. Gli agenti dell'Unità operativa di Polizia Ambientale e dell'Unità Investigativa durante la notte in zona Macrolotto Uno sono riusciti a fermare entrambi i veicoli proprio nella fase del trasporto per il definitivo abbandono dei rifiuti, potendo interrompere le operazioni e denunciando i responsabili. I veicoli, stipati di sacchi contenenti scarti tessili per un peso complessivo di circa 4 tonnellate, sono stati posti sotto sequestro e i responsabili degli abbandoni deferiti all’Autorità giudiziaria per i reati di gestione illecita di rifiuti. Ora rischiano la pena dell’arresto fino ad un anno e l’ammenda fino a 26.000 euro come previsto dal Testo Unico Ambientale. Ai titolari delle aziende è stato contestato il concorso nei reati.