Prato, 11 giugno 2025 – Un'importante operazione denominata "Mercato Sommerso" della Guardia di Finanza di Prato ha portato al sequestro di oltre 3,3 milioni di articoli tessili e accessori irregolari, con un valore di mercato che supera i 2 milioni di euro. Scoperta una vasta rete di distribuzione clandestina di prodotti tessili che non rispettano i requisiti minimi di legge in termini di etichettatura, tracciabilità, composizione dei materiali e indicazione di origine.

Le Fiamme Gialle del Nucleo Mobile del Gruppo di Prato, nel cuore del distretto tessile, hanno condotto l'incursione. "Non si tratta di semplici difetti formali — si legge nel comunicato ufficiale della Guardia di Finanza — ma di veri e propri schemi operativi fraudolenti, finalizzati a ridurre i costi, eludere i controlli e massimizzare i guadagni illeciti, mettendo a rischio la sicurezza dei consumatori e la legalità economica". L'aspetto apparentemente marginale dell'etichetta è invece cruciale: "L'etichetta è il documento di identità del prodotto", sottolineano i militari, "uno strumento indispensabile per informare i cittadini, proteggere la salute pubblica e garantire la concorrenza leale".
I beni sequestrati erano destinati a penetrare il mercato in palese violazione delle norme di qualità e sicurezza dei prodotti. Secondo le autorità, la mancata indicazione dell'importatore o la composizione del tessuto spesso celano lavorazioni prive di controllo igienico o qualitativo, particolarmente in fasi delicate come la tintura, il finissaggio o la stiratura. L'iniziativa "Mercato Sommerso" rientra in una strategia più ampia di controllo del territorio condotta dalla Guardia di Finanza di Prato, in armonia con le direttive del Comando Regionale Toscana. "La legalità non deve essere vista come un ostacolo, ma come un valore aggiunto", afferma il comando provinciale della Gdf pratese, "Chi viola sistematicamente le regole non si limita a commettere errori, ma persegue un disegno fraudolento che reca gravi danni al sano tessuto produttivo".