Prato, giudice di pace: qualcosa si muove. Arrivano quattro nuovi cancellieri

Le unità di personale si aggiungono alle sei presenti sui 15 previsti dalla pianta organica. la vittoria dopo il ricorso degli avvocati al Consiglio di Stato. Vizzini (Cgil): "Finalmente abbiamo ottenuto un risultato"

Prato, 17 aprile 2024 – La battaglia vinta, ma non la guerra. Finalmente il giudice di pace di Prato potrà tirare un sospiro di sollievo. Sono in arrivo quattro nuovi cancellieri che andranno ad aggiungersi ai sei (sui 15 previsti dalla pianta organica) attualmente rimasti negli uffici di viale della Repubblica.

I quattro amministrativi (di cui uno in realtà era all’unep) arriveranno il 20 maggio e sono stati reclutati dal Ministero della Giustizia tramite l’interpello nazionale fatto ad hoc per Prato.

I quattro dunque hanno scelto volontariamente di lavorare negli uffici del giudice di pace di Prato: questo fa ben sperare nella loro intenzione di restare. Almeno per un po’. Al momento sono stati assegnati al giudice di pace pratese per sei mesi, rinnovabili per altri due anni. Che cosa succederà dopo resta un grande punto interrogativo.

La vittoria arriva dopo il ricorso che l’Ordine degli Avvocati ha presentato al Consiglio di Stato in seguito alla chiusura dell’ufficio decreti ingiuntivi per circa un anno. L’ufficio era stato chiuso dal presidente del tribunale Francesco Gratteri per "mancanza di personale".

L’Ordine, con il presidente Marco Barone, ha fatto ricorso contro la decisione ottenendo ragione su tutta la linea da parte del Consiglio di Stato. "Una buona notizia ma non sufficiente – ha detto Barone – in quanto è un’assegnazione a tempo parziale, massimo due anni e comunque il Ministero deve ricostituire la pianta organica. Il consiglio dell’Ordine monitorerà la situazione riservandosi ulteriori decisioni in ambito giudiziario anche per quanto riguarda il tribunale".

«Abbiamo ottenuto finalmente un risultato – ha commentato Walter Vizzini, Cgil – Eravamo arrivati a una situazione fuori dal mondo con solo tre cancellieri presenti sui 15 previsti. E’ giusto essere soddisfatti ma ora dobbiamo approfittare del momento positivo per cercare di fare lo stesso con tribunale, procura e unep (ufficiali giudiziari) la cui situazione versa in cattive acque da tempo". Vizzini si augura che "la politica locale, compatibilmente con il periodo elettorale, unisca le forze per cercare di dare finalmente una inversione di rotta al problema giustizia a Prato. Altrimenti, quello appena raggiunto, resterà un piccolo risultato isolato".

Laura Natoli