Tribunale, i dati choc e le promesse: "Non servono le iniziative spot"

Vizzini (Cgil) ha partecipato al consiglio comunale straordinario: "Ora fatti dopo le tante belle parole. Abbiamo bisogno di unità, come ha detto Gratteri, per risolvere la situazione una volta per tutte". .

"Come sempre belle parole e tante promesse sul tribunale. Speriamo che non sia il solito annuncio spot". Così interviene Walter Vizzini, delegato FP Cgil giustizia, all’indomani del consiglio comunale straordinario sul palazzo di giustizia a cui hanno partecipato, fra gli altri, il presidente del tribunale Francesco Gratteri e il procuratore facente funzione Laura Canovai. Vizzini ha partecipato ai lavori in prima persona e ha fornito i dati impietosi sugli organici.

"Ho apprezzato gli interventi di tutti – ha detto Vizzini –. In particolar modo quello di Gratteri che ha perfettamente (e istituzionalmente) suggerito la metodologia da adottare per provare a risolvere il problema ’giustizia a Prato’. Gratteri ha detto chiaramente che servono: determinazione, realismo, applicazione e costanza. In sostanza ha ribadito quello che diciamo da sempre: serve un approccio diverso, non fatto di iniziative spot, di interventi estemporanei, di tentativi isolati ma costanza".

Secondo Vizzini, a livello di amministrazioni locali è stato fatto tanto in questi anni per risollevare le sorti della giustizia a Prato. I dati, però, restano impietosi: una scopertura di organico del personale amministrativo di quasi il 50% al tribunale, lo stesso per la procura, e fino al 60% per il giudice di pace.

"I risultati ottenuti negli anni sono stati scarsi e poco duraturi – ha aggiunto Vizzini –. L’Ordine degli avvocati è riuscito a portare il Ministero della Giustizia fino al Consiglio di Stato, ottenendo pure ragione circa la legittimità delle sue rivendicazioni con riferimento al mancato intervento da parte del Ministero sulle carenze di organico di personale amministrativo giudiziario a Prato, soprattutto al giudice di pace".

"Per sperare di risollevare le sorti della giustizia a Prato – propone Vizzini – la politica locale, sotto la guida del presidente della Provincia, deve radunare le forze migliori del territorio (parlamentari eletti nella circoscrizione di Prato, ordini professionali e sindacati locali) per predisporre un’azione decisa nei confronti del Ministero della Giustizia. Quello che serve è trovare la forza politica di farsi ascoltare, di pretendere di sedersi attorno a un tavolo con il Ministro della giustizia ed i direttori generali per confrontarsi sui dati e – una volta dimostrata la situazione straordinariamente disastrosa degli organici del personale amministrativo pratese – pretendere delle soluzioni". Vizzini si augura che sia la volta buona. Noi come Cgil siamo a disposizione".

L.N.