
A destra l'opera realizzata per la Filpucci
Prato, 23 giugno 2025 – E’ collocata all’ingresso del quartier generale di Filpucci a Capalle la scultura che Arnaldo Pomodoro realizzò su commissione dell’azienda. Era il 1980 quando Leandro Gualtieri, fondatore dell’azienda e appassionato collezionista, commissionò all'artista- scomparso nella serata di ieri a Milano all'età di 98 anni (era nato a Morciano di Romagna, oggi provincia di Rimini, il 23 giugno 1926) - uno studio sul telaio, simbolo dell’operosità della sua azienda. Il celebre scultore trasformò questa suggestione in una scultura in bronzo dal titolo “Il Telaio dell’invenzione”. Un’opera alta oltre due metri, dal rigoroso spirito geometrico, tratto essenziale dell’arte di Pomodoro; un telaio che si scompone e si srotola davanti allo spettatore affascinato. Il bozzetto dell’opera è stato protagonista della campagna pubblicitaria dell’azienda per alcuni anni anni, accompagnando l’immagine di Filpucci nel mondo.
“Abbiamo appreso della scomparsa di Arnaldo Pomodoro e porgiamo alla famiglia le nostre più sentite condoglianze - commenta Federico Gualtieri, presidente di Filpucci - L’opera che custodiamo all’interno dell’azienda ci ricorda ogni giorno l’importanza della connessione tra arte e industria, entrambe impegnate nella ricerca del bello. Questi due mondi appaiono distanti, ma sono invece accomunati da una forza creativa straordinaria: nella nostra storia abbiamo collaborato spesso con grandi artisti e questo ci ha permesso di trasmettere nei nostri filati il frutto di questa ricerca”.
In dettaglio, l'opera "Telaio dell'Invenzione" è un esempio del lavoro di Pomodoro che ha esplorato la relazione tra arte e tecnologia, prendendo spunto da elementi della produzione industriale per creare opere d'arte. In questo caso, il telaio, strumento fondamentale per la produzione tessile, diventa soggetto di un'indagine artistica, con la scultura che ne interpreta la struttura e la funzione.