
Guglielmo Malato e la sua scultura all’ingresso della Fapim di Altopascio
Lucca, 13 febbraio 2024 – E’ scomparso domenica notte a Prato, all’età di 91 anni, l’artista Guglielmo Malato, originario di Pesaro. E’ stato per tantissimi anni prima insegnante (fin da quando aveva 20 anni) e poi preside dell’Istituto d’Arte Passaglia di Lucca e preside del Liceo Artistico della nostra città. Oltre a essere stato un impagabile insegnante e preside, Guglielmo Malato è stato un artista, sviluppando la sua arte nella ceramica, nella pittura e nella scultura, ricevendo riconoscimenti e importanti premi. Sue opere si trovano nel Museo Internazionale della Ceramica a Faenza, nel Museo Internazionale dell’Artigianato a Firenze, nel Museo Nazionale della Ceramica a Pesaro, nella Galleria d’Arte Moderna a Lucca e in collezioni private in Italia e all’estero.
A Viareggio è visibile una sua ceramica sulla facciata dell’ex cinema Cristallo, oggi sala Bingo. A Prato sono presenti una sua ceramica all’ingresso della scuola elementare Puddu a Maliseti e la statua di una madonna in via Sieve, oltre a sculture in cartapesta al Collegio Cicognini e all’Istituto Datini. Mentre ad Altopascio, nell’atrio d’ingresso della ditta Fapim è presente una scultura in bronzo.
Nato il 25 luglio 1932 quando il pittore, scultore e decoratore ceramista Guglielmo Malato nasce a Pesaro dove compie gli studi presso l’Istituto d’Arte “Mengaroni”. Nel 1950 inizia a lavorare alla manifattura per la produzione di ceramiche artistiche “Molaroni” di Pesaro. L’anno successivo è presente, su invito di Giò Ponti, con 35 ceramiche marcate “Molaroni”, alla IX Triennale d’Arte di Milano e partecipa alla II Mostra della Ceramica di Pesaro. Nel 1952 si trasferisce a Lucca dove a soli 20 anni assume la cattedra di decorazione ceramica all’Istituto d’Arte e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove è allievo di Ottone Rosai.
Espone lavori alla Mostra Nazionale della Ceramica di Messina e alla Mostra dell’Artigianato di Firenze, inoltre tiene una personale alla Galleria La Torre di Firenze. Partecipa ai concorsi nazionali di ceramica ma l’arte diventa sempre più secondaria rispetto all’impegno di insegnante. Una scelta dovuta a pressioni familiari: rimpiangerà sempre di non essersi ribellato per dedicarsi invece all’arte insieme agli amici Giuliano Vangi, Gio’ e Arnaldo Pomodoro che andarono a Milano mentre lui si trasferiva a Lucca. Nel 1983 riceve dal Presidente Pertini l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale della Repubblica per meriti artistici e didattici. Nel 1997 ha sposato la gallerista d’arte Bruna Nocenti e si è trasferito a Prato. I funerali domani alle 11 nella chiesa di San Giuseppe in viale Montegrappa a Prato.