LAURA NATOLI
Cronaca

Prato, mezzo miliardo di danni. Biffoni: "Ora ristori immediati”

L’appello del sindaco al ministro Musumeci durante l’incontro a Campi. "Non è il momento di fare polemica sui torrenti tombati bisogna agire". Ma i moduli per le richieste ancora non ci sono

La visita del ministro Musumeci ai territori alluvionati
La visita del ministro Musumeci ai territori alluvionati

Prato, 14 novembre 2023 – ”Non mi sembra il momento di stare a disquisire della pericolosità dei torrenti tombati. Sono lavori fatti 30-40 anni fa, quello che conta nell’immediato è far ripartire le aziende, permettere alle persone e alle famiglie di mettere a posto le case. In un secondo momento potremo anche parlare di quello che non va e di che cosa possiamo fare o migliorare. Ora è il momento di aiutare la gente a ripartire. I ristori sarebbero dovuti essere già pronti". Tira dritto verso l’obiettivo, il sindaco Matteo Biffoni che ieri ha partecipato all’incontro con il ministro della protezione civile, Nello Musumeci, e con il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, a Campi Bisenzio.

Il ministro è venuto a portare la vicinanza del governo alle zone alluvionate e ha incontrato, oltre a Biffoni, il sindaco di Campi Andrea Tagliaferri, quello di Firenze, Dario Nardella e il presidente della Regione Eugenio Giani. "Facendo una stima a cazzotto – aggiunge Biffoni – abbiamo calcolato che solo nella nostra provincia ci sono 400-500 milioni di danni a causa dell’alluvione considerando quelli alle aziende, alle case private e ai beni pubblici, come ad esempio gli argini distrutti. Un conto che non è facile da fare per ora in quanto, come hanno spiegato dalla protezione civile nazionale, i danni derivanti dall’acqua si vedranno fra qualche settimana".

Il presidente della Regione Giani ha parlato, invece, di circa due miliardi di danni in tutta la Toscana. Anche questa è solo una stima e il conto potrebbe salire ancora. "Non c’è tempo da perdere – ha insistito Biffoni – Il distretto deve ripartire. Ma purtroppo il ministro non si è sbilanciato sugli aiuti e sui ristori da parte del governo. Basti pensare che i moduli non ci sono ancora. Le persone mi chiedono se possono fare gli interventi nelle proprie case, gli artigiani chiedono come fare. C’è chi ha perso il furgone o gli strumenti del mestiere. E poi ci sono i danni indiretti al distretto. A Campi ci sono aziende come Patrizia Pepe o Montezemolo che lavorano con la nostra filiera. Se si fermano loro, si fermano tutti. Sono tutti collegati".

Sulla stessa falsariga sono state le richieste degli altri sindaci e del presidente della Regione. "I territori vanno supportati, aiutati. La gente è disperata – ha detto Biffoni a Musumeci – Sono il sindaco di una delle città più colpite, ma molti sono i territori che hanno subito danni importanti a causa dell’alluvione. Ringrazio il Governo per la rapidità di dichiarazione dello stato emergenza e la nomina del commissario per l’emergenza in tempi rapidi". Il sindaco di Prato ha anche ringraziato il capo dipartimento della Protezione civile Curcio per il sostegno del sistema di Protezione civile: "La macchina ha reagito in tempi efficaci grazie a tutto il sistema di Protezione civile, supportata dalla presenza nazionale delle colonne mobili regionali e dai volontari che hanno aiutato a liberare strade e abitazioni da acqua, fango e rifiuti, uno dei problemi più grandi in questo momento per la quantità di rifiuti extra da smaltire".

Da Biffoni è partito soprattutto l’appello per dare il via prima possibile al sistema dei ristori: "È necessario trovare tutti gli strumenti per mettere le nostre aziende in condizione di ripartire e per dare sostegno alle famiglie colpite. Fate presto, noi come istituzioni locali ci metteremo la massima collaborazione".

"Dobbiamo portare avanti tre fronti fondamentali – è intervenuto Giani –: gli interventi di somma urgenza, cioè la ricostruzione degli argini e la messa in sicurezza del territorio; l’assistenza alle famiglie che hanno subito danni; l’attenzione alle imprese colpite, anche perché i quest’area si trovano manifatture che sono indispensabili anche al settore moda e all’eccellenza dell’export italiano".