I lavori sul ponte all’Acqua non termineranno per dicembre, come invece era stato annunciato da mesi e convenuto nella cantierizzazione: domani il presidente della Provincia firmerà una nuova ordinanza, con la chiusura totale della Sp3 almeno fino a marzo, facendo arrivare a 9 mesi l’interruzione della strada. La notizia non sorprende i cittadini della valle della Limentra Orientale, divisi fra le Province di Prato e Pistoia nelle varie frazioni che costeggiano il fiume e la strada provinciale: dall’apertura del cantiere hanno denunciato a più riprese la lentezza dei lavori di ripristino del ponte, considerato ad alto rischio dopo il monitoraggio della Provincia e per questo da rifare quasi completamente. Una situazione critica, fin dall’inizio, con l’apertura del cantiere slittata di settimana in settimana, a cavallo del periodo in cui la zona è più frequentata, luglio e agosto, e una chiusura che divide in due la valle, rendendo infiniti i tempi di percorrenza verso la piana (e verso i servizi e l’ospedale). Chi sperava, almeno per Natale, di poter trascorrere qualche momento in serenità nella casa dei nonni, dovrà rimandare a giorni migliori. La causa del prorogarsi della chiusura, a quanto spiega la Provincia, il maltempo di novembre. In realtà già in ottobre il comitato spontaneo della valle della Limentra aveva scritto alla Province e ai Comuni di Sambuca e Cantagallo.
"Speravamo che l’eccezionale prolungarsi della bella stagione – scrivevano – avrebbe favorito il completamento dei lavori anche prima del termine indicato del 3112. Niente di tutto questo è successo. I lavori sono andati avanti ad un ritmo lentissimo con la presenza di pochissimi operai, due-tre, al massimo. Il cantiere è stato fermo per circa due settimane in agosto ed anche nel mese di settembre e ottobre l’andazzo non è cambiato. Abbiamo anche sollecitato telefonicamente più volte la provincia di Prato ed i Sindaci di Sambuca e Cantagallo ad intervenire affinché l’Impresa accelerasse l’esecuzione dei lavori. Siamo ormai quasi alla fine di ottobre, è arrivata la brutta stagione e il cantiere del ponte è in stato di abbandono". E aggiungevano – lungimiranti ma non ascoltati – : "Purtroppo temiamo che, ormai, il termine contrattuale dei lavori sia impossibile da rispettare; si imponga allora all’Impresa inadempiente di predisporre quanto necessario per rendere utilizzabile, come alternativa temporanea e limitata alla viabilità leggera, il ponte in pietra adiacente a quello sulla strada provinciale".
Claudia Iozzelli