
Pd, campo largo in salita. La Vita si dimette dal M5S. Monzali lascia le trattative
Annunciata come strada maestra da percorrere dal segretario Pd Marco Biagioni, la via del campo largo si presenta subito tortuosa. Due curve, due abbandoni, due prese di posizione per niente tenere nei confronti dei Dem: la prima è di Silvia La Vita, capogruppo del M5S che annuncia le dimissioni dal suo partito perché contraria all’alleanza con il Pd, la seconda di Marco Monzali, voce storica dei Verdi pratesi, che lascia il mandato di preparare la presentazione di una lista Alleanza Verdi/Sinistra Italiana nell’ambito di una coalizione con M5S e Pd. Ecco i sintesi le motivazioni delle loro scelte. "Per 10 anni in consiglio comunale siamo sempre stati critici su come è stata amministrata la nostra città – dice La Vita –, per questo trovo incomprensibile instaurare una alleanza con chi, tra l’altro, fino a ieri ci ha ignorati e sbeffeggiati. Numerose le occasioni in cui abbiamo cercato il dialogo con la maggioranza, offrendo soluzioni ai tanti problemi e trovando porte chiuse. La candidatura a sindaca di Ilaria Bugetti con il vice già annunciato, Simone Faggi, è in assoluta continuità con la giunta Biffoni, mentre sarebbe stata necessaria una forte discontinuità". Le distanze tra M5S e Pd che La Vita elenca sono tante: manutenzione sui beni esistenti e grandi opere, gestione dei rifiuti, sanità, ambiente e consumo di suolo, multiutility, ripublicizzazione dell’acqua, trasparenza, lotta agli sprechi, sicurezza. "Il Pd ha enormi responsabilità sul peggioramento della qualità della vita delle persone – aggiunge –. Com’è possibile dimenticarsi di tutto? Sarebbe stato utile lavorare a un’alternativa progressista al Pd, al sistema di potere e al clientelismo che qui permane da decenni. E’ inoltre grave che su una decisione cosí importante non sia stata coinvolta la base del M5S, ma che sia stato tutto imposto da figure nominate, alcune mai viste in città. Il M5S si è trasformato in un partito come gli altri: la partecipazione non esiste e le decisioni vengono prese dai vertici. Per questo, con estremo dispiacere e delusione verso un movimento politico in cui ho creduto, esco dal M5S. Continuerò a fare politica fuori dalle Istituzioni, che purtroppo hanno ampiamente deluso le aspettative dei cittadini, me compresa".
Molto dure anche le parole di Monzali. "Con profondo rammarico ho constatato che il concetto di pari dignità, base di qualsiasi alleanza tra forze politiche nazionali, fatichi ad essere metabolizzato dal Pd pratese che antepone a tutto l’esigenza di risolvere i suoi intricati problemi interni – dice –. In tutta la mia ultraquarantennale esperienza politica ho sempre combattuto qualsiasi velleità egemonica da parte di qualsiasi soggetto: non rinuncio a quello che è il cardine della mia cultura politica. Non è perciò mia intenzione di partecipare a tavoli con menù già prefissati. Alla fine di queste breve ma intensa esperienza, ringrazio i miei interlocutori in queste settimane, come Carmine Maiorello e Nicoletta De Angelis, e scusarmi con le persone che avevo contattato per una lista Alleanza Verdi/Sinistra".
an, be.