REDAZIONE PRATO

Paura in viaggio di nozze: "Chiusi tra due frane"

Jacopo Payar, assessore a Cantagallo, e la moglie Miriam sono bloccati a Vieyes, villaggio vicino a Cogne, dopo il disastro causato dal temporale .

Paura in viaggio di nozze: "Chiusi tra due frane"

Viaggio di nozze con il brivido per dei neo sposi rimasti bloccati nella Valle di Cogne, a seguito dei danni causati dal maltempo che si è abbattuto sulla zona l’ultimo sabato di giugno. Protagonisti sono Jacopo Payar, regista e assessore di recente nomina a Cantagallo e la moglie Miriam. La coppia è convolata a nozze il primo giugno per poi partire alla volta della Valle d’Aosta, una delle mete preferite per le ferie estive dei giovani sposi, amanti della montagna e del trekking. "Siamo partiti qualche giorno di ritardo – racconta Jacopo – per assolvere a pratiche legate all’assegnazione delle deleghe da assessore. Soggiorniamo in un appartamento nel villaggio di Vieyes, dove siamo arrivati il 28 giugno". Da esperti della montagna Jacopo e Miriam hanno controllato il meteo per i giorni successivi: "Non prometteva niente di buono, c’erano avvisaglie preoccupanti che ci hanno fatto decidere di trascorrere il sabato mattina a fare spesa e a non mettere piede fuori di casa nel pomeriggio". Una scelta saggia, dettata dall’esperienza e della cautela con cui ci si deve approcciare alla montagna, tanto è che "abbiamo iniziato a vedere sui social che i torrenti iniziavano ad ingrossarsi convogliando nell’unico torrente di Cogne – dice Jacopo – fino a che la Grand Eyvia ha iniziato ad esondare, causando danni alle strade". Un temporale di grande forza, artefice dell’isolamento della coppia pratese.

"A monte abbiamo la prima interruzione stradale vicino alla frazione di Epinel, mentre a valle le due interruzioni sono vicino a Chevril. Il torrente che scorre lungo la Valle di Cogne è la Grand Eyvia, la quale ha ricevuto enormi quantità d’acqua dai torrenti Valnontey, Urtier e Grauson", si sofferma a spiegare Jacopo. E aggiunge: "Per fortuna non siamo mai rimasti senza acqua né corrente elettrica, mentre qui prende un solo gestore telefonico – prosegue – Non possiamo uscire dal villaggio se non a piedi e solo verso alcuni sentieri vicino a casa: tutti i nostri programmi di passeggiate in altre valli sono saltati. perché non possiamo spostarci con l’auto. A Vieyes non ci sono servizi sanitari né negozi, ma la proprietaria di casa ci aiuta facendoci la spesa e che ci viene consegnata con l’elicottero. Anche gli abitanti ci riempiono di premure e attenzioni. Ci è stato proposto di partire con l’elicottero: abbiamo deciso di rimanere perché qui abbiamo l’auto, la nostra attrezzatura ed i bagagli per una permanenza di una ventina di giorni. Non sapremo dove andare e dovremo lasciare la macchina qui: proviamo a restare fino al 16 luglio per veder se gli enti preposti riescono a sistemare i ponti di collegamento transitabili dai mezzi civili".

Sara Bessi