REDAZIONE PRATO

Parlano Biffoni e Calamai : "Abbiamo fatto il possibile prima e durante quelle ore"

L’ex sindaco di Prato e il primo cittadino di Montemurlo si dicono "sereni e fiduciosi nella magistratura". In corso la messa a punto delle controperizie.

L’ex sindaco di Prato e il primo cittadino di Montemurlo si dicono "sereni e fiduciosi nella magistratura". In corso la messa a punto delle controperizie.

L’ex sindaco di Prato e il primo cittadino di Montemurlo si dicono "sereni e fiduciosi nella magistratura". In corso la messa a punto delle controperizie.

Una tegola attesa e che è arrivata alla vigilia delle ferie agostane per sindaci, amministratori e tecnici i cui nomi per le responsabilità e le competenze sono finiti nella lunga e corposa inchiesta sull’alluvione di quel tragico 2 novembre 2023, in cui persero la vita due persone e si contarono danni per milioni di euro. Dopo l’avviso di conclusioni indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia alla fine del mese di gennaio scorso, i quindici indagati aspettavano questo momento. E tra loro, come detto, ci sono l’ex sindaco di Prato, Matteo Biffoni e il sindaco del comune di Montemurlo Simone Calamai.

"Sinceramente non mi sento responsabile di quanto contestato dalla Procura – afferma a notizia appena arrivata l’ex primo cittadino di Prato – I latini affermavano ’ad impossibilia nemo tenetur’ (’nessuno è tenuto all’impossibile’) ed io sono sicuro di aver fatto tutto il possibile sia prima che durante quelle tragiche giornate". La firma della procura con cui si chiede il processo era un atto che si sapeva sarebbe giunto: la prima udienza preliminare è stata fissata dal gip Marco Malerba per il 19 novembre prossimo. "Affronto il processo con serenità – aggiunge Biffoni– , ma anche non pizzico di dispiacere, questo è innegabile". Intanto gli avvocati che curano la difesa dell’ex sindaco Biffoni, Giuseppe Nicolosi e Antonino Denaro, stanno lavorando nella messa a punto di una controperizia con l’intendimento di smontare le accuse mosse contro il loro cliente. Una relazione per la quale si avvalgono di professori universitari anche di fuori regione, e di consulenti di altissimo livello tecnico e professionale con la quale si presenteranno in replica ad una meticolosa indagine riassunta in migliaia di pagine tra scritto e documentazione fotografica, distribuite in sette faldoni. Un’indagine della procura di Prato che è stata eseguita con l’apporto tecnico di un collegio di quattro consulenti esperti in materia idraulica idrogeologica, geotecnica e di protezione civile oltre che del contributo investigativo dei carabinieri del Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale di Prato.

Anche il sindaco montemurlese Calamai interviene sulla richiesta di rinvio a giudizio depositata dalla procura di Prato per i fatti legati all’alluvione del 2 novembre 2023. "A seguito dell’avviso di garanzia a conclusione delle indagini, la richiesta di rinvio a giudizio era un passaggio atteso che rientra nelle procedure processuali – sottolinea – Da parte mia sono molto tranquillo ed ho piena fiducia nell’azione della magistratura. Sono consapevole che è stato fatto tutto quello che era possibile ed a questo proposito esistono tanti elementi che lo possono mostrare, sia per quanto mi riguarda che per gli altri indagati. A questo proposito, apprendo con favore della richiesta di archiviazione per la dipendente Alessandra Casali che, come tutti, ha sempre assolto ai propri doveri. Dunque, da parte mia non posso che esprimere tranquillità e fiducia circa il procedimento in corso".

Sara Bessi