SILVIA BINI
Cronaca

Oste, torna don Daniele: "Qui sarà sempre casa"

La prima celebrazione dopo l’ordinazione di Masciotra. Era il cartolaio della frazione. e volontario in parrocchia.

Daniele Masciotra, 42 anni, è un cittadino storico di Oste, dove risiede con la famiglia fin dal 1991 ed è da sempre profondamente legato alla parrocchia

Daniele Masciotra, 42 anni, è un cittadino storico di Oste, dove risiede con la famiglia fin dal 1991 ed è da sempre profondamente legato alla parrocchia

Grande festa nella parrocchia di Santa Maria a Oste, dove domenica don Daniele Masciotra ha celebrato la sua prima messa da prete; sabato scorso nella cattedrale di San Zeno a Pistoia, alla presenza del vescovo monsignor Fausto Tardelli, si era svolta invece la sua ordinazione presbiterale. Daniele Masciotra, 42 anni, è un cittadino storico di Oste, dove risiede con la famiglia fin dal 1991 ed è da sempre profondamente legato alla parrocchia e al mondo dell’associazionismo locale. Daniele Masciotra è molto conosciuto e benvoluto a Oste, dove per tanti anni ha gestito una cartoleria. Cresciuto nella parrocchia di Oste, per oltre trent’anni è stato l’ideatore e creatore del grande presepe che veniva realizzato in chiesa, si è occupato dell’oratorio dei giovani, del coro, delle feste parrocchiali, del doposcuola, della Caritas e del progetto Vela (promosso dal Comune) per il sostegno alle famiglie indigenti ed ha curato i rapporti con le associazioni locali. Per questo la chiesa di Oste per la sua prima messa era piena di amici e compaesani. Tra di loro c’erano anche i volontari della Vab e del Gruppo storico, che hanno omaggiato Daniele con gli sbandieratori e i tamburini. Don Daniele arriva da una famiglia cattolica ma per lui la vocazione è arrivata da grande: "Avevo 35 anni quando ho deciso di diventare prete, fino ad allora forse non avevo la maturità giusta per fare una scelta tanto grande – dice don Daniele -. Non so ancora a quale parrocchia sarò assegnato, è probabile che rimarrò nella zona di Gaviana sulla montagna pistoiese dove ho prestato servizio come diacono. Ciò che è certo è che porterò per sempre Montemurlo nel cuore e Oste sarà sempre casa mia. Un legame che ho voluto rendere evidente anche sul mio calice personale".