
Operatori di strada in aiuto ai minori La sfida della Società della Salute
"La Società della salute (Sds) si conferma come strumento ideale per creare la sinergia tra le parti sociale e sanitaria. Nel 2022 sono stati oltre 10mila i cittadini che si sono rivolti ai nostri servizi e hanno ricevuto risposte in ambiti di minori, anziani, disabilità e povertà estrema. La strada intrapresa 20 anni fa con la SdS è giusta e ci permette di avere un sistema che attrae risorse, creando una filiera tra Regione, Asl e Comuni". Così Simone Faggi, presidente della SdS, nel presentare per la prima volta dopo gli anni della pandemia il bilancio consuntivo 2022 chiuso a 24 milioni di euro. E il ricordo corre inevitabilmente a chi lo ha precedeuto: "Il 2002 è l’anno del compianto presidente Luigi Biancalani che ringrazio a nome del territorio pratese per il lavoro e il servizio resi e che ci permettono di presentare questi risultati". E conclude: "Bilancio e numeri che invitano ad andare avanti e ad usare la SdS come strumento efficace che ottimizza le risorse nel dare risposte ai bisogni in ambito socio sanitario". I numeri del bilancio nascondono urgenze, servizi garantiti e tracciano la mappa delle urgenze di Prato e dei comuni della Provincia, soci della SdS. Come sottolinea l’assessore Federico Migaldi del Comune di Carmignano "le necessità sono di più e più complicate rispetto ai nuclei familiari dei vari territori. E’ importante mantenere una coindivisione di intenti". Un’unità di intenti ribadito dalla direttrice Lorena Paganelli: "La sfida vera è stata di non creare ente terzo, ma di mettere insieme le attività di ciascuna istituzione: le risorse arrivano da Comuni, Regione, Stato e Asl. Così abbiamo costruito servizi il più possibile integrati insieme agli Enti del Terzo settore, sapendo che in prospettiva i soldi saranno sempre meno e le richieste sempre di più".
Una ricchezza, quella della stretta collaborazione con gli Enti del Terzo settore, che si rivela utilissima per affrontare quei fenomeni di disagio sociale sempre più marcati nel post Covid. A partire dalle maggiori fragilità riscontrate in minori ed adolescenti. "Abbiamo potenziato il servizio educativo e gli inserimenti in servizi semiresidenziali per accompagnare i minori in certe fasi delicate della vita – spiega Cristina Maggini di Asl Centro – Ci sono sempre più minori vittime di bullismo o loro stessi autori di bullismo. Stiamo mettendo a punto un nuovo servizio di operatori di strada dedicato ai minorenni da intercettare nei luoghi che frequentano, come i giardini. Qui l’operatore di strada (ce ne sono per la tossicodipendenza e per le marginalità) potrà agganciare i minori per indirizzarli su percorsi più adatti. Ci sarà poi una piattaforma online attraverso la quale i ragazzi potranno confrontarsi sui loro disagi con educatori e psicologi. Servizi che andranno ad affiancare quel protocollo già esistente con la scuola che indirizza le famiglie ad usufruire delle attività per giovani con problemi". Un po’ di numeri per il 2022: i minori presi in carico dalla SdS sono stati 2.134 di cui 227 accolti in strutture residenziali (3.669.432,98 euro), 138 accolti in strutture semiresidenziali (1.221.305,56 euro) e 107 in affidamento familiare (426.310,63 euro). I minori per i quali è stato attivato il sostegno educativo sono stati 390, 93 gli incontri protetti genitori-figlio e 54 i minori con il sostegno alla socializzazione.
Se il fondo povertà a disposizione è di un milione e 200mila euro, la SdS ha dovuto confrontarsi con altri fenomeni. Come il caso del fondo affitti: "Contiamo 838mila euro in meno su tutta la provincia – conclude Paganelli – e ciò si riversa nell’aumento di richieste di aiuti dal territorio". Infine sono 12 i progetti gestiti col Fondo sociale europeo e Fondo per lo sviluppo e coesione: 2.762 persone coinvolte e 8.227.484,20 euro finanziamenti.
Sara Bessi