Obiettivo Normadia. Viaggio della Memoria

Un gruppo di appassionati da Prato si prepara a percorrere oltre 1500 chilometri in Jeep storiche fino alle spiagge della Normandia per commemorare l'80esimo anniversario dello sbarco alleato durante la seconda guerra mondiale. Un viaggio impegnativo per onorare i caduti e mantenere viva la memoria di quell'epica impresa.

Da Prato alla Normandia per l’80esimo dello sbarco alleato. Il gruppo partirà il 30 maggio. Stefano Rossi, Tommaso Mastrolia, Franco Nutini, Daniele Cipriani, Mavi Rossi, ecco i nomi di chi, a bordo

di Jeep risalenti alla seconda guerra mondiale, percorrerà oltre 1500 chilometri per arrivare sulle spiagge di Omaha e Utah nei giorni delle celebrazioni dell’operazione Overlord. Domenica mattina gli equipaggi si sono trovati a Comeana, nella sede del museo della seconda guerra mondiale "Frammenti di memoria" per definire gli ultimi dettagli prima della partenza, e incontrare l’amministrazione di Carmignano. Sarà sicuramente un viaggio impegnativo, tutto su strade statali, che gli appassionati compiranno in più giorni. L’obiettivo sarebbe quello di macinare 300 chilometri a tappa, ed essere in Normandia con qualche giorno d’anticipo rispetto al 6 giugno, data fatidica dell’operazione Overlord. Era l’alba del D-day. Il canale della manica cominciò a brulicare di navi, i soldati aspettavano di sbarcare sulla spiaggia. Molti di loro si erano lanciati da centinaia di aerei qualche ora prima; altri invece erano atterrati con gli alianti accanto a un ponte che non poteva essere ceduto nuovamente al nemico. Erano l’ultimo assalto alleato alla fortezza Europa, da 4 anni nelle mani naziste. In 4.400 non fecero ritorno a casa, alle loro famiglie, agli affetti. Tantissimi furono feriti, ma i più arrivarono in fondo a quel giorno e ai giorni successivi, poi videro la fine della guerra. Coloro che parteciparono a quell’impresa, sono rimasti nell’epica di quell’attacco, cavalieri che ancora oggi (ormai sono pochissimi quelli ancora in vita) vengono guardati con ammirazione e onorati quando a prezzo di enormi sacrifici per la loro età ritornano su quelle spiagge per ricordare i loro compagni caduti che riposano nei cimiteri militari disseminati su tutto il territorio. Molti i memoriali e i musei che si trovano lungo l’itinerario che va dal fiume Orne fino alla penisola del Cotentin. Alcuni pubblici. Altri, non pochi, privati. Le spiagge negli anni sono tornate a essere un luogo di svago dove

i bagnanti si recano per le vacanze, ma ovunque, anche in mezzo al caos, alle scuole di parapendio, ai bambini che giocano, è forte la memoria

e il carico emozionale.

Fabrizio Morviducci