
"Mamma sono al pronto soccorso con alcuni amici. Sono stati picchiati perché hanno provato a difendere una ragazza". A parlare è una donna residente in centro: è stata svegliata con questo sms nel cuore della notte. La paura, la corsa all’ospedale. E il racconto della figlia, ancora sotto choc per quella violenza che aveva fissa negli occhi.
La ragazza era assieme ad alcuni amici in via Santa Trinita, una delle vie delle movida del centro. Sono tutti universitari, tra i 24 e i 27 anni. Quest’estate anticipata spinge a tirare tardi. In più è festa, è il ponte del 2 giugno. Sono circa le 2,30 quando, più o meno all’altezza dell’Osteria Santa Trinita il gruppo di amici vede un magrebino scagliarsi contro una ragazza che era con lui. Picchiarla selvaggiamente. Una furia. Botte. La prende per il collo. "Uno degli amici di mia figlia – racconta questa mamma – è intervenuto in difesa della ragazza. Ha provato a far ragionare il magrebino, ma nulla. Quello si è scagliato contro di lui". Probabilmente anche acceso dalla ‘benzina’ dell’alcol che si trova facile e a poco prezzo senza andare tanto lontano a cercarlo. Il magrebino si è scagliato con il ragazzo, lo ha pestato. "Ora quel ragazzo è all’ospedale con il volto frantumato – racconta la donna – E resterà ricoverato per alcuni giorni. Ma non è stato l’unico ad essere stato picchiato".
Quando gli altri quattro ragazzi si sono avvicinati per difendere l’amico, infatti, sono stati aggrediti a loro volta e sono anch’essi finiti al pronto soccorso, feriti, per essere medicati. "Naturalmente sono state subito allertate le forze dell’ordine", racconta la mamma. Ma quando la polizia è arrivata sul posto pare che l’aggressore fosse già scappato, portandosi dietro la ragazza. Il balordo dovrebbe essere comunque un volto noto ’ della zona, un habituè delle serate del centro storico. Di quella ‘mala movida’, chiamiamola così, che continua ad inquinare, purtroppo la nostra città. "I ragazzi sono sotto choc, hanno paura. E noi genitori, che ci sentiamo sicuri quando pensiamo che i nostro figli sono qui vicino a casa, in pieno centro, cosa dobbiamo pensare? C’è stato qualche anno in cui la situazione sembrava migliorata, invece siamo ritornati ostaggio di delinquenti. Soprattutto in pieno centro", è la riflessione. Le tracce dell’aggressione, il giorno dopo, sono ancora ben visibili sul selciato della strada: macchie di sangue. Macchie di vergogna, per una città che non merita queste notti. Vladimiro Gori, titolare dell’Osteria Santa Trinita, aveva già chiuso il locale quando è accaduto l’episodio. Ma solo qualche ora prima, racconta, probabilmente lo stesso balordo aveva dato in escandescenze, sempre contro la stessa ragazza, giusto davanti all’osteria.
"Erano circa le 23, avevamo un ultimo tavolo – spiega – quando il magrebino con la ragazza è arrivato in questa strada. Ha iniziato a picchiarla. Non è la prima volta, purtoppo, non è una scena nuova. Le ragazze che erano a cena nel mio locale hanno avvertito subito la polizia". Qualche ora più tardi l’aggressione al gruppetto di amici pratesi. Il titolare dell’Osteria mastica amaro: "Purtroppo la situazione è complicata, orrida. Noi cerchiamo di offrire un buon servizio a tutti, facciamo il massimo, ma non è facile. Pensi che ho dovuto addirittura mettere delle transenne per isolare l’area del locale. Ora ci troviamo a pregare che non succeda niente, che non facciano danni al locale...".
Maristella Carbonin