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Il telefono e le chat WhatsApp sono roventi. Da quando si è sparsa la voce che da sabato alle 14 Prato potrebbe tornare in zona arancione, i centri estetici, benessere e i parrucchieri sono stati presi d’assalto dalle richieste di prenotazioni dei clienti. D’altronde, un mese esatto di chiusura a causa della zona rossa ha esponenzialmente aumentato la richiesta dei servizi alla persona. E così appena i pratesi hanno visto un piccolo spiraglio di riapertura di estetiste e parrucchieri, è scattata la corsa alla prenotazione. Ogni negozio ha deciso di comportarsi in maniera diversa: c’è chi ha aperto le prenotazioni sui social, ricevendo decine di chiamate, chi ha riempito l’agenda non solo per sabato ma per tutta la prossima settimana, e chi è stato più cauto, prendendo i nominativi dei clienti con la promessa di dargli la priorità qualora la zona arancione si concretizzasse. "Ho già 15 appuntamenti per sabato pomeriggio – rivela Denise Pescini, titolare di un centro benessere ed estetico associato a Confartigianato –. Siamo in quattro a lavorare e abbiamo l’agenda piena. Ai clienti ho annunciato che non c’è niente di sicuro, per evitare di dare false illusioni, ma dalle persone c’è lo stesso un forte pressing". Eppure il rischio beffa è dietro l’angolo. Anzi, è concreto. Perché l’incidenza settimanale dei contagi è ben superiore alla soglia dei 250 casi ogni 100mila abitanti.
"La preoccupazione è di scoprire venerdì nel tardo pomeriggio di essere ancora in zona rossa – prosegue Pescini –. Perché poi sabato mattina dovremmo fare la corsa a disdire gli appuntamenti. Solo a pensarci mi viene lo sconforto".
Valentina Ippolito, presidente settore estetica di Confartigianato, ha preferito per ora non prendere appuntamenti: "Non voglio illudere nessuno. Mi sono fatta una lista di chi ha chiamato. Se saremo arancioni li contatterò venerdì pomeriggio per dare l’appuntamento per sabato o lunedì. Altrimenti resteremo chiuse. Intanto stiamo preparando il locale alla riapertura. Anche se si pulisce sul pulito. La situazione è desolante".
Le cose non cambiano per gli acconciatori: "Riceviamo tantissime chiamate, ma siamo nel dubbio più totale – conferma Barbara Catani, presidente regionale categoria benessere di Confartigianato –. Abbiamo preso una settimana di prenotazioni, illudendoci della zona arancione, ma probabilmente resteremo in rosso. Finirà che abbiamo perso tempo: serviva buonsenso prima di fare annunci da parte della Regione. Sembra che nelle istituzioni nessuno capisca cos’è il lavoro. Siamo tutti arrabbiati, è passato un messaggio sbagliato nel momento peggiore. Ci hanno illusi per l’ennesima volta".
Stefano De Biase