REDAZIONE PRATO

Museo del tessuto, magie di kimono I riflessi tra Giappone e Occidente

Per chi resta in città la bella mostra che con straordinari abiti di seta racconta storie, contaminazioni, bellezza. Da vedere anche quadri, xilografie, cartoline d’epoca, stampe e tessuti. Da fine ’800 alla prima metà del ’900.

Museo del tessuto, magie di kimono I riflessi tra Giappone e Occidente

In questi giorni d’agosto per chi resta in città c’è una bella mostra da vedere: Kimono– Riflessi d’arte tra Giappone e Occidente, al Museo del Tessuto. Patrocinata dall’ambasciata del Giappone in Italia esplora lo scambio creativo e culturale tra Europa e Giappone, attraverso l’esposizione di quadri, xilografie, cartoline d’epoca, stampe e tessuti provenienti sia da importanti collezioni private che da inedite raccolte del Museo, ma soprattutto i cinquanta kimono maschili e femminili dell’esclusiva collezione di Lydia Manavello che ne testimoniano i passaggi fondamentali, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. La prima sezione della mostra illustra il Giapponismo, momento culturale segnato dal forte interesse dei movimenti artistici dell’arte europea per l’arte giapponese, rappresentato in mostra da opere di alcuni dei più importati artisti nipponici quali Hiroshige, Utamaro e Hokusai. La seconda racconta il processo opposto, il fenomeno dell’Occidentalismo, un aspetto meno conosciuto, ovvero l’influenza della cultura e dell’espressione artistica occidentale nell’arte giapponese e lo fa attraverso l’oggetto più iconico della cultura del Sol Levante, il kimono. I kimono presenti in mostra, tutti databili al primo e secondo quarto del ’900, sono testimoni indiscussi delle straordinarie e reciproche contaminazioni artistiche che si sono verificate in quei decenni tra Giappone e Occidente. Questi straordinari abiti, in seta, testimoniano l’attrazione per l’Occidente e le suggestioni provenienti dalle innovazioni formali delle avanguardie europee come Futurismo, Secessione e Cubismo che agli inizi del ’900 modificarono profondamente il linguaggio decorativo tradizionale giapponese.