Miracolo Manteco: "Si lavora al 100%"

Azienda Manteco di Prato: un piccolo miracolo di efficienza per ripartire dopo l'alluvione. Una sessantina di dipendenti hanno lavorato ininterrottamente per riportare la produzione al 100%. Un esempio di unità, solidarietà e generosità.

"La nostra è stata una delle zone più colpite dal maltempo. Insieme ai nostri dipendenti e grazie ad una organizzazione logistica e alla prevenzione costante siamo riusciti a fare un piccolo miracolo alla Manteco: lavorando ininterrottamente da giovedì notte, quando si è abbattuta la tempesta su Montemurlo, fino a domenica, siamo stati in grado di far funzionare al 100% tutti i reparti". A parlare è Matteo Mantellassi al timone dell’azienda familiare insieme al fratello Marco, che racconta dei primi momenti di unaatastrofe senza precedenti. "La sera di giovedì ero in azienda quando è iniziata la pioggia eccezionale. Ci siamo mossi tempestivamente: dopo l’ondata di acqua è iniziato ad arrivare fango per l’esondazione dei torrenti vicini – racconta – Per tutta la notte abbiamo messo in sicurezza più merci possibili, collocandole in posti non a rischio acqua. Abbiamo iniziato a rimuovere acqua e a spalare fango, mentre con macchine già in nostro uso, abbiamo potuto procedere alla pulizia del pavimento dei macchinari. Un impegno che ci ha visto a fianco dei nostri dipendenti, che si sono spesi con grande senso di attaccamento all’azienda, unità, solidarietà e generosità, fino a che lunedì siamo stati in grado di ripartire con la produzione senza alcun tipo di rallentamento nella lavorazione. Le scorte dei materiali

permettono di non bloccare il lavoro quotidiano". Mantellassi spiega che la priorità è stata "ripartire il prima possibile anche per dare un senso di normalità ai lavoratori, alcuni dei quali colpiti nelle loro case dall’alluvione. Faremo del nostro meglio per aiutarli". Prima la pulitura continua per mano di una sessantina di dipendenti a protezione di macchinari e materie, poi la cernita dei materiali bagnati. Un miracolo di efficenza che ha permesso di "ripartire da lunedì. Un esempio che ho raccontato a Ecomondo a Rimini come segnale di ripartenza del distretto oltre che della nostra azienda. La stima dei danni? E’ difficile quantificarla: la priorità era ripartire".