REDAZIONE PRATO

E’ morto l’architetto Maurice Nio, padre del “nuovo” Centro Pecci

Il ricordo di Barberis: “Un essere umano speciale, ha rilanciato l’immagine di Prato come città della contemporaneità”

Il Centro Pecci

Prato, 13 luglio 2023 – E’ morto a 64 anni Maurice Nio, l’architetto olandese che firmò il nuovo Centro Pecci di Prato. “Ci ha lasciati Maurice Nio, lo ricordiamo con un articolo che presentava la nuova ala del Pecci, il suo progetto che ha rilanciato Prato come città del contemporaneo. Grazie Maurice, Prato non ti dimenticherà”, commenta l’Ordine degli architetti di Prato.

“A Maurice la città deve l’opera di architettura che ha rilanciato a livello globale l’immagine di Prato come città della contemporaneità della Toscana – dice l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis – L’ampliamento del Centro Pecci è un’opera simbolica, la cui antenna recepisce i segnali dei fermenti della contemporaneità che avvengono nel mondo e allo stesso tempo rilancia nel mondo le attività che avvengono all’interno. Nell’antenna, nel suo essere funzionalmente inutile, ma simbolicamente così potente, sta il lascito di Maurice a Prato. E il lascito di Maurice all’architettura sta nel suo aver donato un’anima a quei luoghi e infrastrutture che normalmente venivano semplicemente scordati dall’architettura, facendoli  diventare protagonisti di nuovi scenari e pratiche urbane. A queste riflessioni – conclude Barberis – si affianca il mio ricordo di stima personale e professionale, costruito negli anni intensi del cantiere del Pecci e anche in quelli successivi, Maurice era una persona dotata di una umanità, un entusiasmo per l’architettura e soprattutto per la vita fuori dal comune, un essere umano speciale. Ciao, Maurice”.

La scomparsa dell'architetto Maurice Nio ci tocca profondamente. Nio ha cambiato l'immagine di Prato con il progetto di ampliamento del Centro Pecci che è diventato un simbolo della nostra città". Così il sindaco Matteo Biffoni esprime il proprio cordoglio e quello di tutta la giunta.

Un legame stretto quello tra Prato e l'architetto Nio, come ricorda l'assessore alla Cultura Simone Mangani: "Il suo progetto, donato da Elena Pecci, con l'ausilio ideale di Lara Vinca Masini, fu scelto dall'allora presidente del Centro Pecci, Valdemaro Beccaglia e dalla giunta del sindaco Marco Romagnoli con la consulenza dello storico dell'architettura Marco Brizzi perché rappresentava linee di pensiero emergenti nella giovane architettura dei primissimi anni 2000 e perché visivamente legava il Centro al contesto attraverso quella antenna che ancora oggi è riconoscibilissimo e svolge la funzione di cogliere le onde "sensing the waves", appunto, il titolo del progetto. Nio è sempre rimasto legato a Prato ed ha partecipato al Grand Opening dell'ottobre 2016".