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Marchesi Pancrazi, la vendemmia digitale

L’azienda di Bagnolo investe in innovazione: software all’avanguardia per rendere ancora migliore il già pluripremiato Pinot nero

La tecnologia entra in cantina per controllare le fasi della vinificazione. A Montemurlo l’agricoltura diventa 4.0 e l’idea è dell’azienda "Marchesi Pancrazi", leader nella produzione di Pinot Nero, che ha deciso di unire alle tecniche di vinificazione tradizionali la più avanzata tecnologia digitale. Un progetto lungimirante, frutto del lavoro e dell’intuizione di Giuseppe Pancrazi, e una scelta dettata dall’esigenza di aumentare il controllo sulle varie fasi produttive e migliorare la qualità del vino. La prossima vendemmia di Pinot a Bagnolo diventerà digitale: un software sarà in grado di modulare la diraspatura dei grappoli a seconda del grado di maturazione dell’uva. Sensori digitali controlleranno le temperature delle vasche e consiglieranno il periodo migliore per procedere alla vinificazione del mosto. "Si tratta di un progetto al quale tengo molto – spiega Giuseppe Pancrazi – in quanto il controllo centralizzato delle temperature consentirà di avere miglioramenti significativi sulla qualità del prodotto finale".

Soddisfazione per questa nuova innovazione introdotta dall’azienda è stata espressa anche dal sindaco di Montemurlo Simone Calamai: "Si tratta di un progetto interessante che si pone nell’ottica di un investimento costante in innovazione per continuare a fare prodotti d’eccellenza. La tecnologia non è utile solo all’industria, ma può aiutare significativamente a migliorare anche i prodotti agricoli. Ringrazio quindi Giuseppe Pancrazi per continuare a credere e a lavorare per far crescere la nostra agricoltura". Quest’anno la Fattoria di Bagnolo espianterà un vigneto di circa 1,2 ettari che non era più produttivo e nel 2022, dopo aver completato alcuni lavori per migliorare il drenaggio dei terreni, impianterà i nuovi filari di Pinot Nero. La produzione 2020 è stata buona sia in termini qualitativi che quantitativi, anche se l’emergenza Covid ha penalizzato il settore: dalle ristorazione alle fiere di settore c’è stata un brusca frenata.

"Lavoravamo molto con i ristoranti di Firenze – aggiunge Pancrazi – ma dal marzo scorso purtroppo è tutto fermo. Ci siamo ripresi un po’ durante l’estate, ma ora le vendite sono di nuovo bloccate, penso al mercato statunitense, a Hong Kong o alla Russia, dove avevamo appena trovato importatori interessati al nostro vino. Nell’aprile scorso abbiamo deciso di avviare le vendite online dei vini che sono riuscite solo in parte a tamponare il calo".

I vini dei Marchesi Pancrazi hanno ottenuto quest’anno prestigiosi riconoscimenti per tutte e quattro le etichette di Pinot Nero (100%), tre rossi e un rosé. La guida ai vini d’Italia "Vitae" dell’Associazione italiana Sommelier (Ais) ha assegnato le "quattro viti" al Pino Nero Villa Baragazza 2016, che già lo scorso anno aveva ottenuto la consacrazione tra i migliori vini italiani, mentre il vino "Villa di Bagnolo" ha ottenuto la medaglia d’oro al Best Wine Awards.

Anche la Guida del Gambero Rosso assegna al Villa di Bagnolo "due bicchieri", arrivando in finale per i "tre bicchieri". Anche nelle "wine reviews", le riviste di settore internazionali, i vini di Bagnolo ottengono ottimi risultati dalle valutazioni di James Suckling con valutazioni da 91 in su per tutti i vini. Infine il Rosé di Pinot Nero Villa di Bagnolo anche quest’anno si è aggiudicato quattro rose dalla "Guida del Bere Rosa" e dalla guida Rosa Rosati Rosé.