REDAZIONE PRATO

L’ultimo sondaggio. Giani in testa di 21 punti con il campo larghissimo. Tomasi è sotto il 40%

I civici non sfondano: Del Ghingaro al 2%, la sorpresa sono i Cinquestelle. La conoscenza della giunta in carica? Spicca Stefania Saccardi. .

I civici non sfondano: Del Ghingaro al 2%, la sorpresa sono i Cinquestelle. La conoscenza della giunta in carica? Spicca Stefania Saccardi. .

I civici non sfondano: Del Ghingaro al 2%, la sorpresa sono i Cinquestelle. La conoscenza della giunta in carica? Spicca Stefania Saccardi. .

Magari la scrollata arriverà con l’ufficializzazione delle candidature, ma a cinque mesi dal voto - ottobre dovrebbe essere il mese giusto per la Toscana, con lo slot di domenica 12 già prenotato dall’uscente Giani - ormai il trend è talmente consolidato dopo quattro rilevazioni che per il sindaco di FdI Alessandro Tomasi la cavalcata alla conquista di Palazzo Strozzi Sacrati ha già assunto i contorni di una ‘remuntada’. Almeno stando all’ultimo sondaggio di maggio di Emg Different commissionato da Toscana Tv. Se si votasse domani, alle regionali il centrosinistra batterebbe per distacco il centrodestra di 19 punti e mezzo (58% contro 38,5%), e Eugenio Giani resterebbe presidente già al primo turno in atarassia con il 58% dei consensi contro il 37% incassati da Tomasi. Fanalino di coda, il terzo incomodo civico Alessandro Del Ghingaro inchiodato al 2% (come la sua lista, sotto quindi la soglia di sbarramento). Un esito ben diverso da quel 10% ridondante spuntato fuori dal sondaggio Winpoll (Bellosi D’Annibale) che incoronava ‘L’Altra Toscana’ del sindaco viareggino, ancora in fase di varo. Il governatore in carica del Pd aspetta sì il via libera dal Nazareno per il bis, ma nel frattempo si è guadagnato un sonno poggiando la testa su quattro cuscini. Perché da marzo a oggi il tasso di conoscenza è aumentato di 17 punti sforando la soglia del 90%, con più di un toscano su due dei mille intervistati dall’istituto Emg che assicura di fidarsi di lui (54%). E l’operato della sua giunta? Sopra il 70% di gradimento. Per quanto, questo l’elemento di novità del sondaggio, meno di un toscano su due può dire di conoscere i suoi assessori. Spicca solo la ‘iron lady’ renziana Stefania Saccardi (44% come indice di conoscenza) mentre i colleghi Leonardo Marras, Monia Monni, Alessandra Nardini, Serena Spinelli, Simone Bezzini superano di poco il 30%.

Tomasi è in crescita, ma le proporzioni son differenti: il 52% del campione afferma di conoscerlo, ma la gran parte (33%) solo per "sentito nominare", nonostante settimane e settimane di incontri, eventi e iniziative da parte del sindaco pistoiese spalmate su tutto il territorio regionale. Una via d’uscita (vincente) potrebbe derivare dalla capacità di intercettare quella fetta di elettorato che dice di non riconoscersi in nessuno degli schieramenti tradizionali. In fondo, da sola, vale il 20,5%. Oppure, l’altra via da battere potrebbe essere quella centrista-moderata, che anche questa è una porzione cospicua che vale la doppia cifra (15,9). Difficile invertire la tendenza di una Regione ‘sinistrorsa’ per il 41,5% degli elettori. Fratelli d’Italia spadroneggia nel centrodestra con il 22% di preferenze per voto alle liste. Subito dietro è bagarre tra Forza Italia e Lega per la seconda gamba della coalizione. Gli azzurri restano stabili al 7%, ma il Carroccio adesso insegue al 6%. Il sentiment cavalcato da Toscana Tv è quello di una tornata elettorale bipolare nella sostanza. Non compare più, infatti, lo scenario di un centrosinistra con o senza i 5Stelle al suo interno. Come se magicamente il campo larghissimo fosse già opera compiuta. I numeri freddi dicono che il Pd perde per strada due punti in due mesi (dal 34% di marzo al 32% di maggio), Avs si contrae di mezzo punto (dal 7,5% al 7), gli unici che guadagnano sono i 5Stelle fino al 6,5%. L’asse rosso-verde-giallo vale, senza i riformisti, vale più di tutto il centrodestra messo insieme (45,5% contro il 38,5%).

Francesco Ingardia