Luana, morta sul lavoro: il figlio affidato ai nonni materni

Il tribunale di Pistoia ha deciso che il bambino deve stare con i genitori di Luana D'Orazio

Prato, 17 ottobre 2022 - Il figlio di Luana D'Orazio, la 22enne operaia morta sul lavoro in una ditta tessile di Montemurlo  il 3 maggio 2021, è stato affidato esclusivamente ai nonni materni. Lo ha stabilito il giudice tutelare del tribunale di Pistoia, a cui il padre del bambino, un giovane calabrese, aveva fatto ricorso presentando «richiesta di revoca del decreto di apertura della tutela in favore del minore».

Il tribunale di Pistoia, con una sentenza del giudice Giulia Gargiulo, ha dunque confermato il «decadimento dalla responsabilità genitoriale» del babbo del piccolo, che ha 6 anni, già sancito negli scorsi mesi dal tribunale dei minori di Firenze nella rispettiva competenza sulla materia tutelare. Inoltre, con questo pronunciamento il giudice tutelare pistoiese avalla anche la decisione del giudice per l'udienza preliminare di Prato che nelle scorse settimane non aveva ammesso il giovane tra le parti civili dell'eventuale processo, non ritenendo che il padre del bimbo abbia titolo per stare nel procedimento.

Luana D'Orazio è morta a 22 anni il 3 maggio 2021 per l'«abbraccio mortale» (definizione forte data dal consulente della procura) dell'orditoio, macchina tessile a cui lavorava nella ditta di Montemurlo, che era stato manomesso per funzionare con saracinesca di protezione abbassata. Tra le questioni da risolvere nel procedimento in corso per omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antiinfortunistiche - in cui sono imputati i coniugi Luana Coppini e Daniele Faggi, rispettivamente titolari di diritto e di fatto dell'azienda tessile in cui è avvenuto l'incidente mortale, e il manutentore esterno della ditta Mario Cusimano - c'era quella sulla patria potestà del figlio di Luana. Sulla questione sono intervenute varie competenze giudiziarie. Il tribunale dei minori di Firenze si era già espresso sul tema ma mancava il giudice civile di Pistoia, area dove risiede il bambino coi nonni, che, sulla tutela, non aveva ancora emesso un parere sulla richiesta di mantenere o meno la potestà genitoriale al padre del bambino.